Airuno, festa per i vent’anni del Nespolo

Una grande festa con il Coro Brianza che ha allietato i presenti quella che si è svolta, Domenica 18 settembre nel cine-teatro Smeraldo di Airuno per i 20 anni del Nespolo, la casa del sollievo per i malati terminali presente in paese.

Il ricordo degli ex presidenti e dei tanti volontari

Tanti i volontari che si sono alternati negli anni, il personale, i rapprersentanti di aziende esterne, le autorità civili e religiose, i parenti dei pazienti che hanno partecipato all’iniziativa. Daina Petracchi, storico presidente nominata nel 1990 nonché presidente dell’Associazione Fabio sassi che gestisce la struttura a livello ormai manageriale, è stata premiata insieme al Dottor Mauro Marinari storico già primario di Anestesia e Rianimazione del Mandic e “fondatore” nel 1989 del servizio “Cure palliative e rete assistenziale terapia del dolore al domicilio”. Il massimo esperto in questo delicatissimo ambito sanitario e oggi responsabile sanitario.

Il Nespolo, una storia di solidarietà

Quello che la Petracchi voleva, sin dal 1993, ed è riuscita a costuire ad Airuno nove anni dopo, è una “casa” per malati terminali . Inizialmente si partì da una struttura contenuta, a cui si aggiunse l’ex canonica di Airuno concessa in comodato dalla Curia, poi, sfruttando anche le normative regionali e statali l’edificio si trasformò in struttura socio-sanitaria assistenziale da oltre 6 miliardi e mezzo di lire. A ottobre del 2002 “Il Nespolo” venne inaugurato con le convenzioni firmate e dispone di 12 posti. Oggi per i pazienti il fine vita è seguito con affetto, cura, dolcezza. A dirigere oggi è il Presidente Daniele Lorenzet che continua nel segno del passato e nello stesso tempo è riuscito a trasformare l’hospice in un’attività sanitaria seria e manageriale.