Sicurezza a Lecco quattro le proposte di Zamperini

Dopo le risse a bottigliate tra via Cavour e Diaz dei giorni scorsi Giacomo Zamperini, Capogruppo in Consiglio Comunale a Lecco e Dirigente Regionale di Fratelli d’Italia ha lanciato quattro proposte in una mozione che verrà discussa a breve. Taser alla Polizia locale prima di tutto, poi formazione, nuovi concorsi per agenti, controlli di vicinato, videosorveglianza.

«Sono quattro proposte molto concrete che potrebbero essere utili a risolvere il problema, anche in occasione della modifica del Regolamento di Polizia Locale promesso dal Vice Sindaco», ha detto.

La prima proposta: «inserire nel regolamento la possibilità, consentita dalla legge ai comuni Capoluogo, di fornire ad alcuni agenti di Polizia Locale il taser, la pistola ad impulsi elettrici. Seconda proposta, dotarsi di nuclei specializzati in sicurezza urbana all’interno del Comando che possano contrastare violenza e risse con apposita formazione e strumentazione. Questo permetterebbe di sedersi ad un tavolo chiedendo anche un aumento dell’organico, con il supporto di Regione Lombardia e delle altre istituzioni.

Terza proposta, stabilire con la Prefettura un servizio di Controllo del Vicinato, utile sia per i Rioni che per le segnalazioni sospette. Non delle semplici ‘ronde’, ma un vero e proprio servizio di cittadinanza attiva che attraverso le nuove tecnologie, come le app sul cellulare, possa fare segnalazioni sospette e fornire elementi utili a favorire l’intervento tempestivo e preventivo delle Forze dell’Ordine.

Quarta proposta, chiedere al nuovo Governo di poter entrare a far parte del progetto ‘Strade Sicure’, ideato dal compianto ministro Maroni insieme al neo Presidente del Senato, Ignazio La Russa, che prevede l’utilizzo dei militari per un presidio fisso in zone ad alto rischio come attorno alla stazione, con funzione deterrente.

“«Fondamentale ancora videosorveglianza – ha concluso Zamperini – nei parchi e nelle zone a rischio, finanziandola grazie ai bandi ed al contributo di Regione Lombardia. Non è quindi una questione di risorse ma di volontà politica e spero ci ascoltino»-