Nove sindaci del centrodestra lecchese si “ribellano” ai partiti

Sono nove i sindaci del lecchese “Civici di centrodestra” che hanno deciso di un gruppo di nove smarcarsi dai partiti di riferimento (Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia) per formare un gruppo politico indipendente. «Ci allontaniamo dai partiti in quanti incapaci di raccogliere le sollecitazioni al cambiamento provenienti dai cittadini», dice Dante De Capitani, il sindaco di Pescate che accoglie nella sua sede la prima riunione del gruppo il 15 luglio alle 12.30. Capofila è Riccardo Fasoni primo cittadino di Mandello del Lario che è anche il Comune più grande.

Obiettivo dei sindaci ribelli: valorizzare il Comune e non il partito

Non si sa molto delle loro intenzioni ma di certo si sa che porteranno scompiglio nella politica locale e si spera benefici per la cittadinanza e i vari progetti. Il principio da cui partono – a quanto hanno fatto sapere – è quello di far prevalere l’autorità del Comune su quella del partito. E questo è fondamentale nella nomina per la gestione delle partecipate oggi troppo politicizzata. Un principio che per ora piace a 9 sindaci ma che non è detto che non si allarghi ad altre realtà comunali della provincia.

Il gruppo dei sindaci oggi ne comprende nove ma in futuro…

Per ora il gruppo è composto da: Riccardo Fasoli (Mandello del Lario), Federico Airoldi (Brivio) , Dante De Capitani (Pescate), Bruno Polti (Oliveto Lario), Stefano Cassinelli (Dervio), Fabio Bertarini (Viganò), Alberto Nogara (Taceno), Elide Codega (Premana) e Sandro Cariboni (Sueglio).