Mancato finanziamento del waterfront, Valsecchi va all’attacco

La questione mancato finanziamento al Comune di Lecco dal Pnrr per il rifacimento del Lungolago tiene ancora banco tra i politici locali. Questa volta è Corrado Valsecchi, il consigliere di Appello per Lecco, che con un accesso agli atti ha scoperto quale sia stata la motivazione del funzionario del Ministero dell’Interno all’amministrazione per il diniego:

«Le indicazioni, al riguardo, erano precise e puntuali, tuttavia il Comune di Lecco le ha disattese completamente in quanto non ha svolto alcun controllo come richiesto». Questa la risposta risposta netta contenuta nella missiva del Ministero che il Comune ha incassato e che per l’opposizione è motivo di profonda delusione e critica alla maggioranza.

«Al Comune di Lecco mancava nell’album delle figurine solo la guerra al Ministero degli Interni – ha scritto Valsecchi in un lungo comunicato – Dopo i litigi e i contenziosi verbali reiterati anche in Consiglio Comunale, le invettive contro Regione Lombardia, Provincia di Lecco e Comuni limitrofi, francamente non sentivamo il bisogno di una recrudescenza con i piani alti del potere centrale. La burocrazia è burocrazia ed è la legge che non consente l’ignoranza! Quando sbagliano i cittadini ne pagano le conseguenze, la stessa sorte quando sbaglia la Pubblica Amministrazione nel rapporto di una corretta reciprocità istituzionale».

Valsecchi: dall’amministrazione nessuna risposta

Il consigliere che più volte ha lamentato di non aver ottenuto risposte dall’amministrazione di Palazzo Bovara ha poi spiegato: «Ho dovuto fare un accesso agli atti per sapere ciò che sospettavo. Mi hanno negato una semplice risposta che avrebbe chiuso questo argomento sul mancato finanziamento previsto e richiesto dal comune di Lecco per il Water front. Ho ricevuto gli atti e sono rimasto sconcertato dalle relazioni epistolari tra Comune e Ministero degli Interni. Dai toni delle missive, dalle ostinazioni a ricercare colpevoli, dalla mancanza di lucidità istituzionale. Il contributo è perso perché tutto può essere riassunto in una frase che il dott. Mario Serra dirigente del Ministero degli Interni rende noto al Comune e cioè :” le indicazioni, al riguardo, erano precise e puntuali, tuttavia il Comune di Lecco le ha disattese completamente in quanto non ha svolto alcun controllo come richiesto”. Una pietra tombale con buona pace delle aspettative di riavere il contributo perduto di svariate centinaia di migliaia di euro, mentre altri Comuni vicini a noi, attraverso la compilazione corretta e le firme necessarie hanno avuto questi finanziamenti importanti».

La paura è di perdere altri contributi

Il timore, adesso, è che altri contributi vengano persi. «Abbiamo perso un contributo, anzi due con il DUC, ma perderemo anche il terzo e poi il quarto se questa Amministrazione continua ad ignorare i suggerimenti che gli vengono dati. Non credo che azioni e contestazioni giudizialmente annunciati porteranno a epiloghi diversi se non incancrenire il rapporto con il Governo Centrale e le sue innumerevoli Istituzioni. Siamo a Natale la città dei balocchi ha acceso le sue luci ma dobbiamo fare attenzione come diceva Collodi: «evitiamo di diventare degli Asini, fermiamo l’esodo di funzionari, dirigenti e impiegati pubblici, applichiamo le regole della convivenza istituzionale senza fare guerre pleonastiche e dannose, diamo attenzione al lavoro quotidiano e concentriamoci sulla corretta e disciplinata missione che ogni persona che si occupa di pubblica amministrazione deve avere per il bene comune. Si possono anche mettere nel conto la perdita di contributi per motivi burocratici, ma non possiamo invece permetterci testardamente e con supponenza di intraprendere sempre guerre con tutti pensando di non essere mai sottoposti al giudizio degli altri».