Lecco, la Bettega a Gattinoni: troppi passi falsi e no all’aumento delle tasse

Una quadriglia di passi falsi avrebbe inanellato il sindaco Gattinoni nel giro di una decina di giorni. Questa la dura critica del capogruppo in Consiglio comunale per la Lega di Salvini, Cinzia Bettega, che è intervenuta su numerosi temi d’opposizione dal progetto del lungolago, alla questione Tpl con polemica con la Provincia annessa, al bilancio del comune.

Lungolago, progetto al ribasso

«Una presentazione al ribasso del futuro lungolago di Lecco – ha spiegato la Bettega – La passeggiata sarà oggetto di una manutenzione della pavimentazione e della alberatura, affiancata da una pista ciclabile che prenderà posto dei parcheggi e ornata dalle panchine riverniciate. Un lavoro necessario, atteso da anni ma niente a che fare con le idee viste con il concorso di progettazione e la grancassa elettorale. I parcheggi verranno recuperati nella realizzazione di un’altra opera della quale per ora non si sa quasi nulla. Non è un modo serio di procedere».

Sulla polemica con l’Amministrazione provinciale, che il sindaco di Lecco ha iniziato sulla questione delle nomine dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale secondo la Bettega: «La sinistra lecchese rivela per l’ennesima volta la sua incapacità di fare sistema».

Sicurezza in città nessun provvedimento

In riferimento al pestaggio di due studenti del Badoni la Bettega critica l’atteggiamento del vicesindaco Simona Piazza che all’indomani del brutto episodio accaduto ai due studenti non avrebbe fatto altro che “una predica”. «Episodio condannato con le solite chiose: una situazione sociale difficile, bisogna lavorare sulle reti educative e così via. Belle parole, già sentite, ma con un sottofondo giustificativo che ha veramente annoiato», ha detto la lumbard.

Tasse in aumento?

Infine la consigliera parla di un possibile aumento delle tasse per i lecchesi. «Il bilancio non quadra: mancano, sulla parte corrente, sette milioni e mezzo di euro – spiega – Mancano per vari motivi e tra questi perché da oltre due anni la parte corrente è stata gestita come bancomat delle velleità di assessori vari con consulenze, iniziative e eventi vari che alla fine non erano utili alla comunità ma ai pochi che hanno avuto incarichi grazie alle casse comunali. Se c’è qualcosa di totalmente intollerabile è un Comune che chiede più soldi ai suoi cittadini già vessati da aumenti diffusi e generalizzati, da un’inflazione che sta erodendo il potere d’acquisto dei salari che non aumentano di pari passo. Faremo su questo punto radicale opposizione».