Elezioni politiche, Laura Bartesaghi: Lecco deve crescere nelle infrastrutture e nella sanità

Ha 28 anni, è un’avvocatessa e vive ad Annone di Brianza, dove dal 2014 ricopre il ruolo di consigliere comunale di maggioranza. Laura Bartesaghi è una dei pochi candidati lecchesi alle politiche, in questo caso nel collegio Uninominale di lecco per il Pd. «Mi sono avvicinata alla politica grazie alla federazione dei Giovani Democratici di Lecco – racconta – della quale faccio parte da diversi anni. Attualmente sono responsabile Enti Locali della giovanile e membro dell’assemblea nazionale del Partito Democratico».

Di cosa ha bisogno Lecco?

Spiega la Bartesaghi: «Il territorio lecchese attualmente necessita di una particolare attenzione sotto il profilo delle infrastrutture e sotto quello sanitario. Bisognerà agire per monitorare e consentire la realizzazione nei tempi delle opere riguardanti la Lecco-Bergamo, i due collegamenti alternativi al ponte di Paderno e la realizzazione del quarto ponte a Lecco. Anche l’efficientamento del trasporto pubblico locale dev’essere una priorità: ritardi, rincaro dei prezzi, taglio delle linee, mancanza di corse in molte fasce orarie e assenza di un coordinamento tra bus e treni sono problemi che ogni giorno migliaia di pendolari lamentano e che vanno risolti. Sono consapevole che si tratta di una tematica di competenza regionale, ma non per questo motivo i cittadini della nostra provincia devono essere lasciati soli. Analogo discorso dev’essere fatto per la sanità: bisogna invertire la rotta rispetto ad un modello di gestione che ha portato al depotenziamento di istituti ospedalieri territoriali, in cui le liste d’attesa eccessivamente lunghe conducono sempre più utenti a rivolgersi agli istituti privati e nella quale si registra una preoccupante carenza di medici di base. Proprio ieri ho partecipato ad un volantinaggio organizzato dal Partito Democratico di Merate davanti all’istituto Mandic e ho potuto constatare come queste criticità preoccupino le persone, specialmente quelle più fragili».

Come si impegnerà a Roma se verrà eletta?

Dal giorno successivo alle elezioni bisognerà anche impegnarsi per evitare che le tante piccole-medie imprese che compongono la nostra provincia si vedano costrette a chiudere od a ridurre la produzione e il personale a causa dell’incremento del costo del gas. Dovranno, pertanto, essere adottate misure quali il disallineamento tra prezzo dell’energia e prezzo del gas ed il raddoppiamento del credito d’imposta per compensare gli extra-costi sostenuti per gas ed elettricità a partire dallo scorso mese di giugno.

Per quanto concerne il mercato lavorativo, serve ridurre il gap tra domanda – offerta, poichè oggi diverse aziende lamentano la difficoltà a trovare figure professionali specializzate in determinati ambiti, e contrastare il lavoro povero. Dall’ultimo rapporto Istat del luglio scorso è emerso che, in Italia, in media un lavoratore su tre percepisce una retribuzione netta inferiore ai 1.000 euro al mese. Davanti a questo scenario occorre urgentemente intervenire introducendo il salario minimo contrattuale.

Infine, sarà necessario lavorare per un incremento delle risorse da destinarsi all’edilizia scolastica lecchese, per garantire la costante manutenzione dei plessi ora attivi e consentire la realizzazione di interventi strutturali importanti, quale, ad esempio, la costruzione di un nuovo complesso che possa ospitare l’istituto di Villa Greppi.

Perché votarla?

L’esperienza di queste elezioni ha messo in luce quanto la riduzione del numero dei Parlamentari e l’attuale sistema elettorale impediscano a territori come la nostra Provincia di poter avere un’adeguata rappresentanza in Parlamento in termini numerici. Di fronte a questo scenario voglio sottolineare l’importanza di votare una persona come me, che è nata e cresciuta qui, che ha maturato un’esperienza nell’ambito amministrativo e che, come dice anche il mio motto, vuole essere una voce per una generazione e una voce per il territorio.