Ballabio, arrivata la diffida della Prefettura

La Prefettura di Lecco ha diffidato con un provvedimento del prefetto Sergio Pomponio, il Consiglio comunale di Ballabio a deliberare in 20 giorni, il bilancio di previsione per l’anno 2022. Se non dovesse accadere la Prefettura nominerà un commissario ad acta, dando avvio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio. La conclusione di una vicenda maturata da tempo e culminata il 24 giugno con le dimissioni del sindaco Giovanni Bruno Bussola e l’arrivo, già allora, del commissario.

Lo strappo tra Consonni e Bussola sul bilancio

Era stata la seconda bocciatura del bilancio di previsione 2022-2024,ma anche il mancato appoggio del primo cittadino da parte di Ballabio Futura a far deflagrare tutto e rimandare alle urne i ballabiesi nel 2023. L’ex sindaco Bussola aveva affidato ai social network il proprio saluto: “È stato un onore essere Sindaco di un paese così importante. Grazie Ballabio!”. Erano stati i temi dell’espansione dell’azienda Combi Arialdo a creare lo strappo tra Bussola e l’ex primo cittadino Alessandra Consonni.

Tra gli ultimi atti formali prima del commissariamento Bussola il 27 giugno ha firmato la revoca della delega di assessore ad Alessandra Consonni, già primo cittadino e fino a oggi titolare di quella all’istruzione: “Una revoca legittima e non più procrastinabile. In due mesi di attacchi pubblici, da parte dell’assessore Consonni, ho sempre atteso e sperato che la stessa potesse ravvedersi, mettendo da parte il suo astio nei miei confronti, per il bene di Ballabio. Invece così non è stato e nello scorso consiglio comunale ha sancito, di fatto, la caduta di questa Amministrazione. Ad Alessandra Consonni la responsabilità dell’onta del commissariamento di Ballabio, ormai inevitabile