Ambientalmente presenta un aperitivo con i candidati

Nel tardo pomeriggio di venerdì 27 gennaio, presso il caffè Bohemien di via Visconti a Lecco, i membri di Ambientalmente Lecco, lista civica parte della maggioranza del Comune di Lecco, hanno organizzato un incontro aperto alla cittadinanza in vista delle prossime elezioni regionali. Tema principale: la sostenibilità ambientale.

All’aperitivo “energetico”, così definito per i temi trattati, ha preso parte la candidata al consiglio regionale come capolista per Lecco Monica Coti Zelati, Dino de Simone, capolista per Varese e Referente Servizio Studi e Monitoraggio del sistema energetico per ARIA S.p.A. Lombardia, Mario Motta, docente del Politecnico di Milano e Renata Zuffi, assessora all’ambiente del Comune di Lecco.

Tutti insieme per Patto Civico, Majorino Presidente.

Sul tavolo la necessità improrogabile delle rinnovabili. Secondo Ambientalmente In regione Lombardia non si sarebbe ancora riusciti a sviluppare un piano serio in questa direzione. Punto estremamente negativo a detta della lista civica, dal momento che la Lombardia è una Regione con 10 milioni di abitanti, locomotiva di un Paese e più grande della Danimarca. Per Ambientalmente serve cambiare. Questo quanto sostengono da tempo insieme ad AVEC, alleanza Verde civica.

L’incontro è stato moderato da Wolfango Pirelli, ex segretario di CGIL Lecco. A prendere parola per prima è stata la candidata lecchese Coti Zelati

Coti Zelati: “Abbiamo un grosso problema che riguarda la transizione energetica”

“Abbiamo un grande problema legato alla transizione energetica e lo stiamo vedendo accentuato con
la crisi tra Russia e Ucraina. Nel 2050 dovremmo arrivare ad emissioni zero, ma prima è necessario fare dei passi intermedi. Bisogna agire ora, non c’è più tempo. C’è uno stallo.
La Lombardia potrebbe essere all’avanguardia per l’uso di energie rinnovabili. Ci sono possibilità secondo me per la Lombardia. Il problema è che c’è un’estrema burocratizzazione che rallenta ogni cosa. La situazione va tra l’altro sempre a discapito delle fasce meno abbienti.
C’è una dispersione energetica alta. Ci vuole una spinta notevole per evitare una catastrofe ambientale”.

Motta: “l’utilizzo delle rinnovabili conviene a tutti economicamente”

Il percorso di decarbonizzazione è un percorso chiaro. Ad oggi i principali consumi derivano da tre soggetti: edifici, mobilità e industria.
Su questi tre settori le politiche sono state conseguenti. Polimi è passato da 9 a 25 milioni di bollette in quuesto ultimo periodo.
Utilizzare energia che proviene da fonti rinnovabili è indispensabile, non per l’obiettivo climatico ma perché è conveniente economicamente e perchè il costo è programmabile.
L’impatto sulla riduzione dei consumi è enorme. La Lombardia ha la responsabilità più grossa di tutta Italia. In un sistema che si trasforma così tanto, si potranno produrre molte nuove attività economiche. Dove l’opportunità ci sarebbe, purtroppo si tende a favorire posizioni conservatrici.
Dobbiamo tutti ridurre le emissioni dei nostri edifici da qui al 2050.
Ci saranno dei mestieri che in questa trasformazione non ci saranno più. Non tutte le formazioni politiche sostengono questa idea.

C’è poi la Questione trasporti e mobilità. l’Italia ha il numero più alto di auto pro capite in Europa. Gli obiettivi dati per il 2030 sono già obsoleti. Dovremmo ridurre le emissioni del 55 per cento rispetto al 1990. Il trasporto è di competenza regionale, come anche gli edifici, regione è spesso lenta nel rinnovo in questi ambiti. Per le aziende è invece più facile, in quanto gestite da privati che, se vogliono continuare a produrre, non devono far altro che adattarsi ai mercati”.

De Simone: “In regione oggi nessuno ne capisce di ambiente”

Quanto pesa la burocrazia rispetto alle scelte? Troppo ma noi ce la possiamo fare a cambiare le cose. Noi dobbiamo essere convinti. In regione Lombardia manca una rappresentanza ambientalista da almeno 15 anni. Dopo Pippo Civati, più nessuno.
Cosa vuol dire? Che quando parliamo di sostenibilità i consiglieri regionali non ci capiscono nulla. Così abbiamo deciso di mettere in ogni provincia un candidato. Stiamo cercando di fare un’operazione per cui ci sia qualcuno che sappia qualcosa in campo ambientale. Far votare gli ambientalisti all’interno delle liste. Per noi sostenibilità è sviluppo, l’unico possibile in questa regione, in questo paese, in questa Europa. Tra qualche anno ci saranno i migranti climatici. Il cambiamento climatico è una sberla fortissima. Se emergenza climatica è, bisogna lavorare davvero. Dobbiamo andare più veloci. Per farlo serve gente capace che sposti i soldi. Ci sono sacche di povertà energetica enormi. Le case popolari vanno messe a posto. Vogliamo che i lombardi lavorino su questo. Basta autostrade. Un miliardo e mezzo di euro per la Cremona Mantova e la Brebemi due non servono.
No alla Cremona Mantova, no alla Malpensa-Vigevano, no alla nuova Pedemontana. Quei soldi vanno presi e spostati su ferro e sugli autobus interurbani. Il servizio interurbano è sottovalutato in maniera pazzesca.
Quei soldi vanno messi sul Tpl, sull’edilizia popolare pubblica e sulle scuole.
Serve una legge clima regionale per creare sviluppo e abbattere la burocrazia in maniera chirurgica.
Basta chiedere l’autorizzazione paesaggistica per i capannoni. Altro discorso vale per gli edifici tutelati”.

Zuffi:”Su Lecco stiamo già lavorando e non poco”

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, sono arrivati quattro bus diesel di ultima generazione.
Nel 2024 ne arrivano 6. L’obiettivo è quello di avere a breve mezza flotta elettrica.
A riguardo abbiamo partecipato al bando col prof. Coppola.
Se otterremo i fondi, 4 milioni saranno destinati per il tema della sosta.
Verrà anche creata una Stanza tecnologia per la polizia locale per garantire un controllo maggiore dei servizi.
I fondi delle olimpiadi sono stati messi quasi tutti su strada. Regione Lombardia ci sta regalando un quarto ponte solo in entrata.
La stazione dei treni verrà resa più accessibile per le Olimpiadi. In parallelo alla stazione, la nostra idea è quella di costruire un hub del trasporto pubblico extraurbano.
In tema olimpiadi e traffico dobbiamo smetterla di dire che si deve solo allargare la SS.36 per vivere meglio e in maniere sostenibile, ci vuole una visione differente.
La comunità energetica è una chance che non possiamo perdere. L’amministrazione ha il dovere di accompagnare i cittadini nella consapevolezza all’educazione energetica.
E’ fondamentale cambiare anche lo stile di vita, educando al risparmio.
In Comune è stato fatto uno studio di fattibilità per diminuire il consumo energetico degli edifici pubblici, escludendo i beni legati alla sovrintendenza. Quasi tutti gli edifici non hanno fotovoltaico, dobbiamo riuscire a riconvertire quanto più possibile questi edifici in luoghi poco energivori”