Transizione energetica e imprese, il Rotary ne parla al politecnico di Lecco

Transizione energetica e imprese: tante opportunità, ma molto impegno per le imprese Questa è la sintesi dell’interessante convegno promosso dal Rotary di Lecco nell’Aula magna del Politecnico di Lecco, protagonisti: Stefano Besseghini – presidente di ARERA – l’ente di regolazione del mercato e Massimo Beccarello, l’esperto di sistemi energetici di Confindustria e docente alla Bicocca.

Besseghini ha descritto le cause della crisi, inaspettata ma affrontata con tempismo e senso di responsabilità da parte di tutte le componenti del sistema Paese, mettendo in luce la quantità straordinaria di risorse messe a disposizione dallo Stato per ridurre l’impatto sui cittadini e le imprese. Ha precisato che l’onere della transizione energetica, in particolare verso l’uso di fonti rinnovabili e il perseguimento dell’autonomia energetica nazionale, sottolineando l’importanza delle risorse necessarie – oltre 1.100 miliardi di euro in 10 anni – e il contributo del PNRR di soli 40 che renderà necessario nuovo indebitamento e le risorse private. Ha concluso descrivendo il ruolo e le funzioni dell’autorità regolatoria e le prospettive di miglior uso dell’acqua, grazie al nuovo sistema introdotto da ARERA.

Beccarello ha avuto il compito di descrivere le reazioni delle imprese di fronte alla crisi che talvolta ha raddoppiato il livello delle spese energetiche e difficoltà negli approvvigionamenti. Le imprese hanno agito su vari fronti, diversificando per quanto possibile le fonti, inserendosi nel processo di transizione energetica con investimenti significativi nella tecnologia e l’intensificazione del recupero, trattamento e riuso delle materie prime e accessorie. L’avvio di questo circolo virtuoso, secondo il relatore, dovrebbe autoalimentarsi nel tempo e permettere anche la nascita di una nuova filiera produttiva a sostegno di questo processo.

Al termine, il presidente del Rotary Lecco – Andrea Ascani Orsini – ha concluso: «L’incontro di ha ancora una volta messo in luce la tenuta del sistema industriale lecchese e l’importanza di un contesto sociale caratterizzato dalla presenza di luoghi eccellenti di formazione e ricerca, un sistema di formazione tecnica storicamente all’avanguardia, fattori che hanno generato la visione imprenditoriale e la professionalità dei lavoratori del nostro territorio. Continueremo a proporre alla città e al territorio altre opportunità di incontro e approfondimento sui temi sensibili del futuro, in questo momento storico essi sono rappresentati dalla scienza e dall’energia». Appuntamento al 27 febbraio e 27 marzo con altri relatori autorevoli e competenti.