Confindustria Lecco, un anno difficile ma da superare

Un periodo di contrasti insoliti e imprevisti, come il tema dell’energia per il quale non ci sono strumenti o leve adeguate. Questo l’allarme lanciato da Plinio Agostoni presidente di Confindustria Lecco nella tradizionale conferenza stampa di fine anno.

I dati dell’Osservatorio Congiunturale dell’associazione hanno fatto emergere un peggioramento dei principali indici economici delle imprese a novembre, con le criticità maggiori proprio sul fronte energetico e una contrazione dell’export per oltre un’impresa su quattro.

Sul tavolo resta anche un problema annoso quale è la ricerca di personale con le giuste competenze sul mercato del lavoro: “Una questione su cui da tempo Confindustria si sta muovendo” spiega Agostoni ricordando le attività con le scuole e rivolte a studenti e famiglie dal punto di vista dell’orientamento scolastico.

è necessario mettere mano ad un “sistema scolastico ingessato, incapace di valorizzare il lavoro degli insegnanti” e di formare adeguatamente gli allievi rispetto alle capacità oggi richieste dalle aziende.

C’è poi il tema della sostenibilità “come ideale e modo differente di fare azienda”, parola d’ordine dell’ultima assemblea annuale che ha riunito a Larifiere di Erba l’associazione lecchese-valtellinese e Confindustria Como “con la quale c’è un percorso di avvicinamento che ha una storia alle spalle”.

A pesare sulle attività anche la frana che ha interrotto il raccordo della Statale 36 e complicato gli spostamenti dei cittadini ma in particolare dei camion che devono raggiungere le aziende in Valsassina, con fasce orarie specifiche di salita e discesa per i mezzi pesanti. Un problema non risolvibile a breve ma certamente da affrontare insieme a tutti gli attori».

Nonostante le difficoltà, l’anno si chiude comunque in positivo per l’associazione degli industriali, conferma il direttore Giulio Sirtori: “Con l’ingresso di alcune aziende rilevanti del territorio, abbiamo registrato una crescita complessiva di oltre un migliaio di addetti in più, per un totale di 35 mila addetti al lavoro nelle aziende associate sulle due province”.