Sciopero in corso, con presidio dei lavoratori, a partire dalle ore 9 di stamane 15 luglio, fuori dai cancelli dello stabilimento dell’Arlenico di Lecco. Previsto uno sciopero di otto ore, come annunciato giorni fa dalla Rsu con i sindacati metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil. Causa scatenante sarebbe il mancato rinnovo del contratto aziendale.
La rotta di collisione tra lavoratori e azienda
«Da mesi procede, senza sostanziali passi in avanti – spiegano i sindacati –, la discussione per il rinnovo del contratto aziendale. Nel frattempo, ai lavoratori è stato richiesto ogni possibile sacrificio dei propri tempi di vita per rispondere alle schizofreniche esigenze produttive dell’azienda. Come sempre, con grande responsabilità, non si sono tirati indietro». Le trattative si sarebbero interrotte su due punti, spiegano i sindacati: «Da un lato, l’azienda rivendica la necessità di mantenere, dentro l’impianto premiale, un parametro che penalizza i lavoratori nel caso in cui si verifichino infortuni. Dall’altra, l’azienda cerca di usare l’elemento economico per obbligare i lavoratori a garantire la massima flessibilità obbligatoria dell’orario di lavoro».
La presa di posizione dei sindacati: sciopero
«Noi pensiamo che la cultura della sicurezza sia un valore assoluto e che debba essere garantita e sostenuta piuttosto attraverso investimenti, formazione e meccanismi che comunque non penalizzino i lavoratori. La flessibilità non può essere una pura imposizione! Noi non ci sottraiamo – aggiungono i sindacati – e non ci siamo mai sottratti, a discutere dell’organizzazione del lavoro in Arlenico. Non accettiamo però da parte dell’azienda che il metodo di confronto sia quello di imporre, con ogni mezzo, tempi, modalità e contenuti della discussione. L’azienda ci deve ascoltare, perché i contratti si fanno in due. L’azienda deve portare rispetto ai lavoratori!».