Lecco, Festival delle Baite filosofiche dall’8 al 18 settembre

Un festival con filosofi, studiosi e docenti di università internazionali attesi in un luogo suggestivo e simbolico come la chiesa Sant’Egidio

Un festival con filosofi, studiosi e docenti di importanti università internazionali attesi in un luogo suggestivo e particolarmente simbolico come la chiesa Sant’Egidio, sopra il rione lecchese di Bonacina. Un pre-festival che, grazie al coinvolgimento di abitanti, persone che operano nelle istituzioni, nelle associazioni e nelle imprese, intende attivare cantieri capaci di collegare pensiero e azione. E ancora, in apertura dell’intera kermesse, un’inedita riflessione sui paesaggi sonori e, in prospettiva, l’inaugurazione a Lecco di una scuola di filosofia, ambizioso lascito di un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione.

La direzione scientifica è a cura di importanti filosofi

Si tratta delle Baite Filosofiche 2022, il festival in programma dall’8 al 18 settembre nato dalla collaborazione tra una nutrita rete di partner con capofila l’Institut de Recherche et d’Innovation du Centre Pompidou di Parigi e il CRAMS di Lecco e che grazie alla direzione scientifica dei filosofi Paolo Vignola, Sara Baranzoni e Giacomo Gilmozzi, per il secondo anno consecutivo porta in città importanti personalità del mondo del cultura, questa volta alle prese con una riflessione che mette al centro una selezione di parole, qui considerate necessarie per offrire prospettive, scambi e confronti sull’oggi e sul futuro.

Le parole di Angelo Riva, Presidente di CRAMS

Un festival di alto profilo, proposto nell’ambito dei progetti City4Care e Attiviamoci, sostenuto da Interreg Italia Svizzera, Fondazione Cariplo ed Ersaf e dedicato al filosofo Bernard Stiegler a due anni dalla sua scomparsa, di cui si prova qui a raccogliere l’eredità «aprendo – spiega Angelo Riva, Presidente di CRAMS – spazi di riflessione che coinvolgano i cittadini, il territorio e gli “esperti” su concetti e prospettive, come sottolineano Paolo Vignola e Sara Baranzoni, capaci di intrecciarsi o di biforcare, di approfondire e di problematizzare i cantieri teorici avviati dal filosofo francese».

Tematiche interessanti nei cinque incontri previsti

Una nuova visione per Lecco, quindi, di cui si parlerà approfonditamente nel corso di un festival che anche per questa edizione sarà articolato in due momenti principali. Innanzitutto il Pre-Festival, che dal 12 al 14 settembre si snoderà tra diverse location cittadine e che in un’occasione farà anche tappa a Sondrio. Coordinato da Giacomo Gilmozzi dell’Institut de Recherche et d’Innovation du Centre Pompidou – Parigi e dallo stesso Angelo Riva, attraverso una serie di incontri il Pre-Festival coinvolge enti pubblici, associazioni, intellettuali, studiosi e cittadini per discutere grandi temi e scambiare pratiche per un’evoluzione del territorio collaborativa, accogliente, equilibrata e giusta. Cinque incontri che affronteranno, nello specifico, tematiche quali La città prossima: giusta, inclusiva ed ecologica (lunedì 12 settembre alle 9.30, alla Libreria Cattaneo di Lecco), l’Umanizzazione della medicina: City4Care per la medicina di vicinato e le comunità di cura diffusa (lunedì 12 alle 15, nella Sala Regione Lombardia di corso Promessi Sposi 132), La battaglia dell’intelligenza: proposte per la ricchezza educativa (martedì 13 settembre alle 15, Circolo Promessi Sposi), il Metadistretto Adda Food Art Valley: la sfida per connettere le aree interne a quelle metropolitane (mercoledì 14 alle 10, sala del Consiglio Provinciale di Sondrio) e La governance delle città prossime: intergenerazionalità e creatività (mercoledì 14 alle 15 alla Libreria Il Libraccio) e che saranno arricchiti anche dall’esibizione dell’Associazione Stoppani in Musica, attesa per martedì 13 alle 21 alla Scuola Primaria di Acquate.

La conferenza “Soundscape” è in programma il 10 settembre

Un Pre-Festival al quale si connette anche un incontro speciale, che sabato 10 settembre alle 10 porterà a Palazzo delle Paure la conferenza dal titolo Soundscape I paesaggi sonori di Enrico Strobino e Maurizio Vitali del Centro Studi Maurizio di Benedetto, che nell’ambito del progetto Adda Food Art Valley intendono sviluppare una crescente educazione sonora al paesaggio. Un modo, quest’incontro, per conoscere più approfonditamente il percorso itinerante lungo la valle dell’Adda, tra paesaggi e performance, ai quali i partner del progetto daranno forma entro il 2026 con le scuole dei sette territori della Dorsale dell’Adda (Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza, Milano, Lodi e Cremona).

Il cuore del Festival sarà la Chiesa di Sant’Egidio

Ma a caratterizzare il Festival vero e proprio sarà, come detto, la tre giorni che dal 16 al 18 settembre avrà come location d’eccezione, inserita nei luoghi del cuore del FAI: la Chiesa di Sant’Egidio, nell’omonima località sopra Lecco. Un edificio oggi al centro di una riqualificazione grazie alla neonata associazione Insieme per Sant’Egidio e che, proprio per questo, si fa perfetta metafora di un territorio che vuole rinascere. Con direzione scientifica di Paolo Vignola e Sara Baranzoni dell’Universidad de las Artes – Guayaquil – Ecuador, il festival si concentrerà, quest’anno, su alcune parole fondamentali, di volta in volta affrontate dai numerosi ospiti di primo piano in arrivo.

Le dichiarazioni dei direttori scientifici del Festival

«La seconda edizione delle Baite Filosofiche – spiegano, infatti, i direttori scientifici – è dedicata a un aspetto imprescindibile del fare filosofia, ossia le parole nella loro apertura di senso. Parole-concetti, parole-immagini o parole-problemi, sono loro a riempire la cassetta degli attrezzi del pensiero, ma anche a definirne i contorni spaziali e temporali: fino a dove l’uso che facciamo di una parola continua a mantenere il senso che vogliamo darle? Fino a quando sarà possibile legittimarla? Quando invece occorrerà modificarla, sostituirla o abbandonarla? Ma soprattutto, quando e dove possiamo dire che sia necessario un nuovo vocabolo o un nuovo senso per una parola già esistente? Quando la realtà sembra imporlo perché sentiamo che altrimenti il pensiero gira a vuoto, la parola – concludono – è sempre il tentativo di una presa sulla realtà».

Le tre giornate di Festival: il programma

Una tre giorni in cui si proverà, quindi, a tracciare una cartografia delle parole necessarie – una sorta di mappatura lessicale e concettuale che dia prospettive – e che in mattinata coinvolgerà gli studenti delle scuole Badoni, Bertacchi, Manzoni, Medardo Rosso e Parini. Destinati al pubblico, invece, gli appuntamenti pomeridiani: si parte venerdì 16 settembre alle 15 con la parola “Abitare” affrontata da Oriana Persico, Daniele Bucci e Stefano Capezzuto dell’associazione Nuovo Abitare di Roma e si prosegue con “Ecosofia” insieme a Sara Baranzoni, “Risorse” con Dario Gentili dell’Università Roma3/Tor Vergata e, dalle 17.15, “Estrattivismi” con Paolo Vignola e “Territorio” con Stefano Simoncini de La Sapienza di Roma. Una giornata, quella di venerdì, che si concluderà alla Taverna ai Poggi di Lecco con l’inaugurazione, alle 20, della Scuola di Filosofia di Lecco, “Il Lascito” di Bernard Stiegler: un progetto che intende proseguire nel solco di quanto proposto con il festival, portando la filosofia ai giovani e iniziando a costruire insieme a loro il territorio di domani. Una serata che sarà dedicata all’artista, designer, ingegnere robotico, hacker nonché fondatore insieme a Oriana Persico del Nuovo Abitare Salvatore Iaconesi, scomparso lo scorso luglio. Ad arricchire la serata saranno una cena speciale (su prenotazione. Costo 40 euro con degustazione del vino “Il lascito” delle Cantine del Notaio) e, dalle 22, la musica del Contemporary Project. Si prosegue sabato 17 con la riflessione sulle parole “Immagine” insieme a Daniela Angelucci dell’Università Roma3/Tor Vergata, “Inconscio” con Riccardo Fanciulli dell’Università degli Sudi di Bergamo e “Individuazione” con Giovanni Carozzini dell’Università del Salento dalle 15, mentre dalle 17.15 sarà la volta di “Panopticon” con Gianvito Brindisi dell’Università degli Studi della Campania e “Farmacologia” con Giacomo Gilmozzi. Alle 19 chiusura di giornata affidata alla musica del Lunatics Duo (Francesco D’Auria alla batteria e Roberto Cecchetto alla chitarra).
Si inizia presto l’ultima giornata di festival, quando dopo il risveglio musicale delle 9.30 la mattinata ha in serbo, dalle 10, la conferenza dal titolo Dialogo in quota: le parole e la scienza, dialogo tra Emilia Marra del Center of Advanced Studies di Rijeka e Giuseppe Longo dell’École normale supérieure di Parigi. Un incontro a cui seguirà, alle 11.30, la presentazione in compagnia di Edoardo Toffoletto dell’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, Giuseppe Longo e Paolo Vignola del libro L’assoluta necessità. In risposta ad António Guterres e Greta Thunberg a cura del Collettivo Internation, realtà nata proprio sotto la guida di Bernard Stiegler e che, in questo volume, analizza i concetti di entropia e località. Si tornano ad approfondire le parole, invece, nel pomeriggio, quando dalle 15 Emilia Marra affronterà il “Punto”, Mitra Azar di Aarhus University-Danimarca “Punto di Vista” ed Edoardo Toffoletto “Ritornello”, per poi proseguire, dalle 17.15, con “Insegnamento” secondo Eleonora De Conciliis di Kayak e “Genealogia” per Riccardo Baldissone dell’Universty of Westminster di Londra. Chiusura sempre in musica: in programma per le 19, infine, l’esibizione di Qethno (Pietro Vitali alla tromba, Alessandro Luppi al clarinetto basso, Jaromir Rusnak al contrabbasso ed Elia Ambrosioni alla batteria).

Informazioni – Per partecipare è consigliata la prenotazione. Per info e prenotazioni scrivere a info@qtplecco.it 

Programma dettagliato disponibile su: www.crams.it