Il mattatore Teo Teocoli sul palco del Manzoni per l’Hospice Il Nespolo

«Ne ho viste tante e ne ho vissute tante, oggi anche se acciaccato quello che amo di più è il pubblico. Una serata speciale, questa è stata quella di Merate». È stato un Teo Teocoli spumeggiante come sempre quello che, martedì 29 novembre, si è esibito sul palco del TeatroManzoni diMerate nello spettacolo “Tutto Teo”, insieme alla sua storica band “Doctor Beat Band”.

Una serata benefica per i vent’anni dell’hospice

Lo ha fatto gratuitamente per festeggiare con allegria i 20 anni dell’Hospice Il Nespolo. Una struttura di tutta la comunità voluta dalla Fondazione Fabio Sassi e oggi arricchita dal lavoro di centinaia di volontari, tutti in sala per lo spettacolo benefico.

«L’Hospice è di tutti – ha spiegato Daniele Lorenzet, il presidente della Onlus – e non è il luogo dove la gente va a morire, anche perché il 10 per cento torna a casa migliorando, ma è un luogo dove si affronta la malattia meglio con un equipe di psicologici e medici ma anche con l’amore dei volontari». Grazie alla serata sono stati raccolti i soldi per i nuovi materassi antidecubito e la famiglia Crippa di Technoprobe ha raddoppiato il ricavato dei biglietti per sostenere il progetto.

Teocoli: «Io non imito Adriano Celentano, io lo sostituisco!»

Sul palco però, è stato prima di tutto Il grande mattatore a intrattenere per oltre due ore la sala gremita. Teocoli ha esordito cantando nei panni di Ray Charles, di Lucio battisti, di Mario Lavezzi e soprattutto del grande Adriano Celentano di cui è veramente un “sosia”. «Adriano sono anni che non si esibisce più e quindi non sono io che lo imito ma io lo sostituisco sui palchi di tutta Italia», ha detto. Tra una canzone e l’altra non sono mancate le gag, le storiche imitazioni di Maldini e di tanti altri suoi cavalli di battaglia, e ancora tante canzoni. «Da giovane, sognavo di cantare e ho iniziato con dei ragazzi che poi diventarono I Camaleonti, ma io ormai non cantavo più, ho scoperto altri che oggi sono ancora la “Pfm”, ho persino presentato un timidissimo Lucio Battisti a Giulio Rapetti, in arte Mogol! Ma questo sono io, un comico, un animale da palco, un tutto».

Non è mancata anche una vena polemica sul nuovo modo di fare tv e comicità. Fuori le quinte ha confessato: «Ormai non siste più una palestra di comici veri come il Derby o il primo Zelig di Milano, è cambiato tutto e non in meglio. In tv si invitano sempre gli stessi e non va bene…».

Teo alias Adriano con le coriste meratesi
Teo Teocoli cantante