Dervio, presentato il nuovo progetto dell’Associazione LIFE Aps su Shoah e gentilezza

Anche Dervio promuove e contribuisce alla diffusione del progetto Gentilezza dell’Associazione LIFE Aps. Un progetto basato sul libro dello scrittore Rocco Lanatà “Il Valore e la forza della gentilezza”, che si unisce al libro di Silvia Wachsberger, figlia di Arminio Wachsberger che come interprete salvò molti ebrei dalle atrocità dei Nazisti.

Il Progetto Gentilezza incentivato dal Comune di Dervio si rivolge alle aziende per migliorare il customer care e agli insegnanti delle scuole per una più efficace educazione alla gentilezza.

Con questo nuovo progetto di educazione civica, ci si rivolge alle scuole e agli organizzatori di conferenze unendo la SHOA e la GENTILEZZA in quanto due estremi: secondo gli autori la gentilezza deve essere applicata quotidianamente per contrastare l’indifferenza e l’ignoranza di quei fatti terribili, in questo senso, il progetto è un’occasione per riflettere sulle cause di un doloroso passato e al tempo stesso consolidare le basi, attivarsi, perché nel presente e nel futuro le cause che generarono la Shoah non si ripresentino.
“Nostro padre, Arminio Wachsberger, venne deportato da Roma il 16 ottobre 1943 e mandato ad Auschwitz insieme a più di mille persone” -dice Silvia Wachsberger- “ne tornarono solo 16, lui fu uno di questi. La conoscenza delle lingue divenne la sua salvezza e quella dei tanti prigionieri che aiutò a salvare in modo rocambolesco. Traduceva per il famigerato Mengele (che ridendo gli comunicò spietatamente la morte della sua prima moglie e della figlioletta nelle camere a gas). La sua storia ci ricorda di continuo parole come altruismo, eroismo, umanità, disponibilità e gentilezza estrema. Chi salva una vita salva il mondo intero: per noi è vero”.

Quindi il passo più semplice e quello di educare alla gentilezza che rappresenta uno strumento che dobbiamo recuperare, rafforzare e utilizzare nella vita di tutti i giorni.

Perché essere gentili? Nel libro ci viene spiegato anche perché “Il valore e la forza della gentilezza” siano utili nella vita quotidiana si legge: “Per aver cura degli altri, rispettare l’ambiente, il mondo animale e vegetale, per costruire il nostro futuro. Ci serve per applicare l’educazione civica, la legalità e la solidarietà; per il buon comportamento sulla strada con gli automobilisti, motociclisti e ciclisti, ci serve al supermercato, a scuola, in famiglia, su internet. A volte è difficile cambiare idea e rimediare quando qualcuno dimostra scortesia o mancanza d’attenzione. Nelle aziende serve a creare un clima favorevole che permette anche una maggiore produttività, ed è indispensabile per prendersi cura dei clienti in ogni situazione”.

Oggi sembra esserci la convinzione che una persona gentile non possa essere una persona forte di carattere, anzi i modelli negativi che predominano in televisione mostrano che se sei vincente non puoi essere anche gentile, il progetto gentilezza dell’Associazione LIFE Aps, ente del terzo settore con sede a Dervio (LC) e a Palazzo Pignano (CR), vuole smentire queste convinzioni.

Attiva dal 2014, l’associazione di promozione sociale è accreditata presso l’UNAR, l’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.
Egoismo, menefreghismo, volgarità, cafoneria, inciviltà, inurbanità, crudeltà, scortesia, scostumatezza, sgarbatezza, villania, maleducazione, a scuola il bullismo o il cyber bullismo su internet: sono tutti contrari della gentilezza. C’è sicuramente qualcosa da imparare, e soprattutto agire modificare le abitudini, cominciando dalle scuole.

Creata dall’Associazione LIFE Aps, l’iniziativa, senza scopo di lucro, è stata adottata inizialmente da una ventina di aziende della Lombardia, dell’Emilia Romagna e della Sicilia, che hanno deciso di migliorare la gentilezza sul lavoro e con i loro clienti, contribuendo anche a un progetto educativo indirizzato agli insegnanti delle scuole.
“Nella mia introduzione -come affermato dall’autore- si legge che per farcela in un mondo così competitivo, tecnologico e frenetico ci vuole di certo una certa forza di volontà positiva, forza fisica ed energia, servono capacità e intelligenza, ma senza un’adeguata dose di vera gentilezza, perderemmo la nostra umanità”.

“Stiamo dimenticando ciò che conta davvero, cioè quei valori che accompagnano la gentilezza, che come scriveva il filosofo Goethe è la catena d’oro con la quale la società è tenuta insieme” -dice il Presidente dell’Associazione LIFE Aps, Rossana Lanati- “questo libro contiene semplici esercizi, adatti a giovani e adulti, e schede per misurare i nostri progressi”.
La gentilezza e i valori positivi sono contagiosi, ma lo sono anche i loro opposti negativi, come si può facilmente osservare nella nostra vita, quindi occorre rafforzare l’educazione alle buone maniere e soprattutto serve mettere in pratica, modificare le abitudini e migliorare il mondo. La gentilezza va esercitata e applicata, non è sufficiente insegnare ad essere buoni e rispettosi.

Il libro di Rocco Lanatà contiene anche interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, sportivi, leader religiosi e tanti altri: si tratta di un testo semplice da leggere, ma non banale, perché affronta un tema che dovremmo affrontare tutti più seriamente. Durante la conferenza internazionale sulle nuove frontiere dell’educazione organizzata annualmente dalla World Academy of Science di Las Vegas (USA), l’autore ha presentato un nuovo strumento di apprendimento attivo, adatto a genitori, insegnanti, studenti e istruttori dell’industria per l’aumento della produttività, che può essere utilizzato per agevolare l’insegnamento di ogni materia e quindi anche le buone maniere e la gentilezza che, non è un’utopia, renderebbero più civile la nostra vita e forse persino più felice.