Apre il Lecco Film Fest, Sabrina Impacciatore: ”Recitare è giocare”

Sabrina Impacciatore è stata la prima grande ospite della terza edizione del Lecco Film Fest, inaugurato ieri sera alle ore 18.00 in piazza XX Settembre. L’attrice romana, dopo aver presenziato alla nota trasmissione radiofonica Hollywood Party di Steve Della Casa di Rai Radio 3 è stata accolta dal numeroso pubblico presente al primo grande evento che caratterizza il programma di questa terza edizione della kermesse lecchese, organizzata da Fondazione Ente dello Spettacolo.

Dopo l’inaugurazione introdotta dalla giornalista Tiziana Ferrario, alla presenza di Plinio Agostoni, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, PierPaolo Carini, amministratore delegato di Egea, main sponsor del festival, e Davide Milani, presidente di Fondazione Ente dello Spettacolo, si sono aperte le danze con Impacciatore nel ruolo di madrina del festival.

Abito celeste, cappello voluminoso e sorriso contagioso, l’attrice ha raccontato alcune fasi salienti della propria carriera, dal periodo di Non è la Rai agli esordi nel mondo del cinema grazie a Citto Maselli.

“Mi chiamò e mi disse ‘Faccio un film ispirato al romanzo di Cesare Pavese, Il compagno, e voglio offrirti un ruolo. Inizia con Maselli, che fu assistente di Antonioni e poi è diventato un grande regista”.

Si commuove ricordando Ettore Scola, con il quale lavorò in Concorrenza sleale (2001) e Gente di Roma (2003), e definisce Gianni Boncompagni la figura artistica a cui deve la sua carriera.

Una carriera poliedrica, iniziata in tv e protrattasi poi soprattutto in teatro e al cinema, per coltivare la sua grande passione: “Boncompagni mi disse ‘Sarai la nuova Raffaella Carrà’, che ho sempre adorato, ma io volevo fare cinema. L’ho capito a 8 anni, quando la maestra mi mise un velo azzurro sulla testa per fare la Madonna e io ricordo la sensazione di come mi faceva sentire. Mi dissi ‘io voglio vivere per sempre così’. Essere un’attrice per me è essere impigliata agli 8 anni”.

A Lecco il festival pone grande attenzione al tema femminile e Sabrina Impacciatore è stata la prima donna a condurre il Concertone del Primo Maggio nel 2010:”Le donne si dimenticano che possono essere bambine per sempre. Gli uomini sono campioni dell’essere bambini per sempre e io li invidio, li amo e li ammiro perché giocano tutta la vita, seguono il calcio, fanno le gite, giocano a calcetto. La leggerezza aiuta a vivere, è un’arte che dev’essere perseguita con costanza ogni giorno. Donne, coltivate il gioco”.

E recitare in fondo è come giocare:”Io faccio l’attrice per giocare. In Italia l’unico termine non corrisponde a giocare è recitare, perché in inglese si dice ‘to play’, in francese ‘jouer’, che vogliono dire ‘giocare’ e in italiano si dice ‘recitare’. In questa parola c’è un principio di finzione. Invece recitare è giocare, perché quando tu giochi non lo sai che giochi ma ciò che accade, accade davvero”.