Trenord cancella 50 treni per il caldo, caos nel lecchese

Sono già cinquanta i treni cancellati da Trenord in particolare sulle linee Tirano-Sondrio-Lecco-Milano e Lecco-Colico Sondrio e a farne le spese è la Brianza lecchese e la stazione di Cernusco Lombardone. Una decisione dovuta al caldo eccessivo che costringono ad una manutenzione straordinaria dei binari sollecitati da carichi eccessivi, trazioni e area condizionata dei convogli.

Le temperature oltre 35 gradi creano problemi ai binari

In pratica il sistema di condizionamento del treno, quando si superano i 35 gradi sui binari, si blocca e la motrice è costretta a sforzi eccessi. Problema che si risolve viaggiando a ranghi ridotti. 

Treni cancellati, chieste le dimissioni dei vertici di Trenord

Critiche per la decisione le posizioni della politica, in particolare Nicola Di Marco, del Movimento 5 stelle in Regione, ha scritto: «Trenord ha soppresso oltre 50 treni da lunedì a giovedì 21 luglio. La causa secondo l’azienda? L’ondata di caldo eccezionale che sta colpendo la Lombardia. Trenord si dimentica, però, che ogni anno arriva l’estate, ma per loro sembra essere una sorpresa. È assurdo credere che Trenord abbia dato questa motivazione a tutti i pendolari che ogni giorno sono costretti a sopportare disservizi, ritardi e cancellazioni. Sono state annunciate, inoltre, composizioni ridotte dei convogli. Ma quale servizio sta offrendo la società? Probabilmente, se Trenord deve effettuare oggi delle manutenzioni straordinarie sui treni, questo significa che ha fallito nel lavoro quotidiano».

«La manutenzione è, infatti, uno dei punti deboli dell’azienda e oggi più che mai i nodi vengono al pettine. Come Movimento 5 stelle ci chiediamo perché regione non intervenga sulla vicenda. Come sempre l’assessore Terzi si disinteressa, non presentandosi neanche in commissione e non considerando minimamente i disagi che gli utenti vivono quotidianamente – ha proseguoto – Sia Trenord che Regione Lombardia sono bravi solamente a fare retorica, senza proporre mai soluzioni. Chiediamo quindi all’assessore una presa di coscienza, tramite la rimozione dell’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, perché nessuno merita un servizio così scarso e delle spiegazioni così irreali. Se continuerà da parte di regione questo silenzio sarà normale considerare la Terzi complice di questo disastro».