Sicurezza a Lecco, fino al 30 settembre chiusi i portici in via Volta

È diventata immediatamente esecutiva, il 13 luglio e fino al 30 settembre, l’ordinanza che dispone il divieto di accesso pedonale alle aree private a uso pubblico interne ai condomini di via Volta (civici 1/5), fatta eccezione per i residenti, la chiusura permanente dei cancelli pedonali e carrai e dei cancelli pedonali di accesso alla biblioteca dal Vallo delle Mura e dal giardino interno collegato a via Cavour e via Mascari e il divieto di comportamenti che limitano e impediscono l’accesso alle abitazioni e agli esercizi, arrecando intralcio o disturbo, sedendosi, sdraiandosi o bivaccando sotto i portici di via Volta 1/5 e nel passaggio pedonale della galleria che collega via Volta e piazza Stazione.

Risse, aggressioni e disturbo alla quiete pubblica i motivi del divieto

Il provvedimento scaturisce dai numerosi episodi che si sono verificati nelle ultime settimane come risse, aggressioni, nonché – spiega il Comune – comportamenti che recanocostantemente pregiudizio al decoro e alla vivibilità dei luoghi . Il tutto sfociato in segnalazioni ed esposti dei residenti a fine giugno riguardanti situazioni di disturbo della quiete pubblica, di degrado e di alterazione del decoro urbano, dovuti alla presenza e comportamento di numerose persone sotto i portici e nelle aree interne condominiali ad uso pubblico, che danno origine a fenomeni di
allarme sociale, con conseguente compromissione della qualità della vita delle persone
residenti in zona e delle comuni regole di vita civile. Le aree sono adiacenti alla stazione ferroviaria e al capolinea del trasporto pubblico locale e quindi interessate da consistenti flussi di viaggiatori e turisti.

Sicurezza a Lecco: Per chi viola l’ordinanza multe da 80 a 480 euro

L’azione delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, coordinate dalla Questura di Lecco, non manca ma secondo il sindaco “necessita di essere coadiuvata ulteriormente dall’adozione di un provvedimento che contribuisca a garantire la ricostituzione delle condizioni di vivibilità per l’incolumità dei cittadini. Per questo l’ordinanza urgente che prevede per chi non la osserva una
sanzione amministrativa pecuniaria da 80 a 480 euro.