Rivabella, cinquantenne trovata in auto morta. È giallo

Giallo nel lago a Lecco. Nella prima mattinata di lunedì davanti alla riva del campeggio di Rivabella, sommersa a 20 metri dalla riva in acqua, è stata ritrovata una Panda bianca e sul sedile posteriore il cadavere di una donna di cinquant’anni italiana, non residente in città. «Non si esclude nessuna ipotesi – ha detto a margine del soipralluogo il Procuratore Ezio Domenico Basso – intanto adesso stiamo interrogando i parenti prossimi della donna».

Sul posto, chiamati da alcuni operai che lavoravano al campeggio e che hanno notato la vettura con le quattro frecce scivolare nel lago, sono arrivati i carabinieri, i Vigili del Fuoco di lecco, la Croce Verde di Bosisio e l’automedica. I sanitari hanno constatato il decesso, dopo che i Vigili del Fuoco con un’autogru hanno recuperato l’auto dal lago. Intanto hanno dragato il fondale per capire se ci fossero altri corpi sommersi, ma nulla e nessuno è stato trovato.

Come è arrivata la donna nel lago? Suicidio o omicidio?

Il fatto che la donna si trovasse sul sedile posteriore sembrava inizialmente far escludere che volontariamente o per un incidente fosse finita nel lago. Ma poi altri elementi hanno iniziato a far propendere per l’ipotesi suicidiaria. Nessun segno di percosse, nè armi, la donna era vestita e con le scarpe. Sul posto anche il comandante provinciale dell’Arma Alessio Carparelli e il Procuratore Ezio Domenico Basso. Nulla si sa sull’identità della donna se non che l’auto è intestata ad un livornese. Le indagini si sono concentrate subito sulla visione delle telecamere di sorveglianza della zona che avrebbero ripreso il percorso effettuato dalla Panda e poi sull’escussione in caserma dei parenti prossimi della donna. Per ora è tutto secretato e le possibilità sono tutte al vaglio degli investigatori. Aggiornamenti in corso.

Le onoranze funebri Ferranti sul posto per rimuovere la salma