Risse e degrado, il sindaco “sceriffo” De Capitani scrive al Ministro Lamorgese

soccorsi notte
Un intervento dei soccorsi

«Non possiamo aspettare che ci scappi il morto, bisogna agire subito». Comincia così la lunga missiva che Dante De Capitani, ex leghista, sindaco di Pescate, ha inviato al Ministro Lamorgese per chiedere maggiori risorse per la sicurezza a Lecco e Provincia. Alla lettera il primo cittadino ha allegato gli articoli di giornale che denunciavano episodi di criminalità tra stranieri.
«La citta di Lecco e di riflesso il suo immediato circondario stanno risentendo di un’ emergenza delinquenziale che non può più essere tollerata e l’accoltellamento di ieri in via Volta a Lecco, quello di qualche giorno fa a Malgrate Porto, e le risse ormai quasi quotidiane sono lì a dimostrarlo.
Ho manifestato al ministro dell’Interno Lamorgese la mia preoccupazione chiedendo più uomini delle forze dell’Ordine nella provincia di Lecco, perché è ormai evidente che quelli che attualmente ci sono non riescono ad arginare la situazione. Ci vogliono più carabinieri e più poliziotti nelle strade». Il sindaco poi spiega: «Imperversano “bande” di giovinastri  che pongono problemi di ordine pubblico e di convivenza con la cittadinanza. Essendo il mio comune poco distante dal capoluogo,  vivo con apprensione questa situazione… queste bande che non hanno paura di niente e di nessuno, stanno rappresentando un pericolo per il nostro territorio, ed è anche ora di finirla di giustificarli come casi sociali o di frustrazione.Togliamoci le fette di salame dagli occhi e affrontiamo il problema per quello che è. Questa gente senza regole, senza rispetto e senza patria, deve essere messa nella condizione di non nuocere più».