Relazione amorosa tra clandestino e assistente sociale, a processo la coppia

Una relazione amorosa, extraconougale, tra un marocchino clandestino di 36 anni e un’assistente sociale del Comune di Lecco è arrivata a processo davanti al tribunale lariano.

Entrambi sono accusati a vario titolo di di induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso di ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.

La storia inizia nel 2019, al centro della contesa tra ex i figli

La vicenda risale al 2019 quando l’assistente sociale che lavorava per una cooperativa aveva preso in carico i figli del marocchino che vivevano con la madre da cui lui era separato. L’uomo ha raccontato in aula che si sarebbe sentito quasi “obbligato” a cedere alle lusinghe della donna che lo aveva invitato per un caffè «Non ho potuto rifiutare, abbiamo parlato, lei mi ha accarezzato la mano e ci siamo baciati – ha raccontato – ci siamo visti più volte, avevo paura che mi togliessero i bambini. Lei mi aveva promesso che avrebbe chiuso in fretta la vicenda».
La moglie aveva poi scoperto tutto e temeva che l’assistente potesse affidare al marito i bambini tanto è vero che in estate mentre era in vacanza l’assistente l’aveva chiamata per rimproverarla di essere partita senza avvertire il marito. Uno stress per la ex moglie che l’aveva portata poi a denunciare tutto. La stessa nel 2020 aveva denunciato il marito per maltrattamenti.
Il 19 gennaio si tornerà in aula e ci sarà l’esame dell’imputata, difesa dall’avvocato Mauro Tosoni.