Omicidio Pischedda, condannato il moldavo irreperibile

Quattro anni di carcere. Questa la sentenza emessa il 6 marzo dal giudice Giulia Barazzetta di lecco nei confronti di Veaceslav Florea, il trentenne moldavo che nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2017 procurò la morte dell’agente scelto Francesco Pischedda che, per inseguire lui e i suoi complici, precipitò da un cavalcavia.

L’uomo che viaggiava insieme a due complici sul furgone rubato a Gorgonzola è stato condannato per morte per conseguenza di un altro reato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Il punto è che è ormai irreperibile dal dicembre 2019 quando venne scarcerato in Austria dove era detenuto per altri reati. Irreperibili anche i connazionali Vadim Vulpe, 32 anni, e Igor Dima, 34 anni, non ancora rinviati a giudizio.

Pischedda morì, dopo essere precipitato dal cavalcavia Curcio della Strada Statale 36 a Colico nel tentativo di arrestare proprio i tre che viaggiavano sul furgone rubato.

Responsabile dell’incidente tragico era stato proprio Veaceslav Florea, allora 25enne che si ferì cadendo e venne arrestato mentre era in ospedale a Lecco prima di essere trasferito in Austria. Anche per i complici è stato contestato il reato di morte come conseguenza di altro delitto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Ma sono tutti spariti.