Merate, il sindaco Panzeri assolto dall’istigazione alla violazione delle norme

Era a processo con l’accusa “istigato” una concittadina ad aggirare le norme che in periodo di pieno lockdown impedivano di uscire dal proprio comune. Ebbene nell’udienza davanti al Giudice Giulia Barazzetta questa mattina, 27 settembre, il sindaco di Merate Massimo Panzeri è stato assolto perché il fatto non sussiste.

Panzeri: «Finalmente si torna a lavorare»

«Finalmente adesso si torna a lavorare», ha commentato soddsfatto Panzeri fuori dall’aula del Tribunale di lecco. «Una sentenza che conferma che non poteva finire che così», ha aggiunto il suo legale Francesca Barra.

L’inchiesta nata da due “consigli” via facebook

La vicenda ha origine il 3 maggio 2020 quando, secondo quanto contestatogli dalla Procura – allora rappresentata da Andrea Figoni – Panzeri aveva fatto una diretta facebook e avrebbe suggerito ad alcuni cittadini che gli avevano sottoposto delle domande, come aggirare le prescrizioni vigenti in tema di contenimento del Coronavirus. Dopo le indagini era quindi scattato il rinvio a giudizio del giudice per le udienze preliminari Salvatore Catalano su richiesta del pubblico ministero. «’Non volevo spingere queste persone a trasgredire le regole: ho solo cercato di consigliare loro come agire all’interno delle possibilità concesse», aveva detto in aula lo stesso sindaco. Per lui il pm aveva chiesto una condanna a 6 mesi ma il Giudice non ha ravvisato gli estremi e lo ha assolto. Tra 45 giorni le motivazioni della sentenza.