Merate, il medico del ps “a chiamata” non arriva e quello dipendente raddoppia il turno

Un medico “a chiamata” allertato sabato sera 26 novembre nel pronto soccorso di Merate non si è presentato al lavoro e così lo ha dovuto sostituire un collega di ruolo che ha dovuto raddoppiare il suo turno.

Un episodio che, nel pronto soccorso del Mandic, non è così infrequente a dire di medici e infermieri del nosocomio e anche in altri ospedali. Il punto è che sono pochi i medici di pronto soccorso dipendenti e quindi il primario è spesso costretto a chiamare le cooperative esterne.

Un problema sanitario serio derivato dalla pandemia e dai tagli alla sanità. Per ogni turno di 12 i medici esterni guadagnano 900 euro lordi, ma essendo freelance spesso preferiscono lavorare in strutture private e con turni meno faticosi.