L’Unione dei Comuni si schiera al fianco di ANCI nella lotta contro la violenza sulle donne.

Durante l’ultimo consiglio dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta, datato 21 febbraio, è stato accolto l’invito dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), di dedicare le celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna, nel giorno 8 marzo, alla condizione femminile in Afghanistan e Iran, esprimendo ferma condanna, solidarietà e vicinanza alle donne afghane ed iraniane, promuovendo la campagna presso le Autorità nazionali ed internazionali e una ferma presa di posizione contro l’operato dei governi talebano e afghano affinché tutte le violenze in atto abbiano fine.

Nella serata sono state ricordate le date del 15 agosto 2021 e il 16 settembre 2022, due date cruciali che hanno determinato uno stravolgimento del panorama internazionale globale e hanno segnato e continuano a segnare la storia di due Paesi, l’Afghanistan e l’Iran, e con loro la vita e le sorti di intere generazioni didonne, ragazzi e bambini; il ritiro delle truppe americane da Kabul ed il conseguente ritorno al potere dei talebani ha significato per donne e bambine afghane la perdita di ogni diritto conquistato negli ultimi 20 anni; infine si ricorda che il regime segregazionista talebano ha imposto una serie di divieti che di fatto annullano qualsiasi possibilità di vita fuori dalle mura domestiche per le donne e le bambine afghane.

Sono stati deliberati gli impegni che l’Unione dei Comuni prenderà in merito a questa situazione, che verrà ricordata grazie alla partecipazione dell’Unione alla campagna promossa dall’ANCI, promuovendo anche iniziative di informazione sui diritti negati nei confronti delle donne, delle
ragazze e delle bambine in Afghanistan e Iran, coinvolgendo tutti i soggetti attivi del
territorio, in particolare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

Inoltre verrà espressa la solidarietà alle donne iraniane e al popolo iraniano che manifesta
pacificamente per la salvaguardia delle libertà fondamentali e chiedendo con forza la
cessazione delle esecuzioni capitali e dell’uso sproporzionato della forza contro i
manifestanti non violenti nonché di rispettare rigorosamente i principi sanciti dalla
Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, di cui l’Iran è parte.