Lecco, grande Festa della Repubblica in piazza

Un saluto al Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, alla Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e a tutte le rappresentanze e le autorità civili, militari e religiose presenti nel 77° anniversario dalla nascita della Repubblica Italiana. Con questo saluto si è aperta la cerimonia dedicata al 2 giugno per la Festa della Repubblica in piazza Garibaldi a Lecco.

Una cerimonia istituzionale che ha visto il conferimento delle onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana” tra le quali, Sua Eccellenza il Prefetto di Lecco, nominato Cavaliere della Repubblica. Il tutto allietato dal Corpo Musicale A. Manzoni di Lecco.

«Un anno fa ci trovavamo a celebrare il 2 Giugno in un contesto di cambio epocale: l’uscita dalla crisi pandemica, l’ingresso netta tragedia della guerra aperta nel cuore del nostro continente. Oggi, un anno dopo, siamo riuniti in questo 77° anniversario dalla fondazione della nostra Repubblica in un contesto di continuo cambiamento, nazionale e internazionale, che ci interpella tutti – ha detto il sindaco Mauro Gattinoni – Abbiamo di fronte una sfida ambientale senza precedenti. Una sfida energetica e di mobilità sostenibile, di rigenerazione urbana e di cura del territorio, di politiche serie e concrete di contrasto a quel cambiamento climatico che è sotto i nostri occhi. E lo abbiamo visto plasticamente in queste settimane, dalle nostre frane locali, nella tragedia dell’alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna: lasciate, a questo proposito, che esprima la vicinanza della Città di Lecco a tutte le popolazioni colpite e il più sentito ringraziamento a tutti i soccorritori, i membri delle Forze dell’Ordine, i responsabili civili e militari, i Vigili del Fuoco, i membri Soccorso Alpino e della Protezione Civile che, anche dal nostro territorio, sono accorsi per prestare aiuto nella fase dell’emergenza e a quanti aiuteranno nella ricostruzione. Grazie per la vostra presenza nelle criticità, grazie per il vostro impegno quotidiano. Grazie a una Italia che è unita anche nelle emergenze, a una Repubblica che la nostra Costituzione afferma Unica e Indivisibile, perché solo così può assolvere ai doveri di progresso umano e sociale, senza forzose differenziazioni che, alla lunga, si tramuterebbero in discriminazioni a danno di cittadini e imprese».

Si è parlato poi della sfida del PNRR. «Il nostro territorio, da questo punto di vista, ha saputo attrarre quelle risorse e fare rete, mettendo a sistema esigenze, stakeholders, potenzialità. La nostra Città è stata capace di presentare progetti in grado di rispondere alle finalità del PNRR e di mettere in linea tutti bisogni anche in vista delle Olimpiadi 2026, a partire dalle infrastrutture strategiche: ora dobbiamo lavorare su tutti i livelli per raggiungere quei risultati utili al bene comune – ha aggiunto Infine, abbiamo di fronte una sfida culturale ed educativa. Una sfida che riguarda, in primo luogo, i nostri giovani e le giovani coppie, i quali ci pongono quesiti e richieste che meritano ascolto e non banalizzazione. Dal caro affitti alla questione ambientale, passando per il mondo della formazione e dell’occupazione. Ma anche la sfida di una generazione che ha bisogno di ascolto, di vedersi riconosciuto il disagio quando si manifesta e di sapere a chi chiedere aiuto. Le Istituzioni hanno un ruolo nel supportare educatori, docenti, famiglie nella prevenzione, nell’accompagnamento e nella gestione, così come ha il compito di mettere in luce quel mondo di talenti che i nostri ragazzi esprime».

Infine la conclusione: «Come diceva don Lorenzo Milani, di cui pochi giorni fa abbiamo ricordato i 100 anni dalla sua nascita e che abbiamo celebrato con una bella mostra promossa da ENAIP: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia».