Lecco-Ballabio, cronaca di una giornata …in coda

Sono stati 8 mila 500 i vacanzieri che sono saliti oggi 5 gennaio sulle piste dei Piani di Bobbio. Un numero importante se si pensa che hanno dovuto subire i disagi del traffico dovuto alla chiusura, ancora per qualche giorno, della nuova Leco-Ballabio a causa della frana del 19 dicembre.

Un lunghissimo serpentone di auto si è incolonnato in salita, e poi in discesa, da Lecco a Barzio nonostante tutto. Soddisfatti i responsabili dell’Itb, la società che gestisce gli impianti di risalita della località sciistica più vicina a Milano e alla Brianza.

Arrivati poi a Barzio, in migliaia hanno dovuto parcheggiare l’auto lontani dalla partenza della cabinovia che conduce in quota e poi, pazientemente si sono messi in coda per attendere le navette che li avrebbero portati alla funivia.

A quel punto le code non erano finite. Molto veloce quella alla funivia, soprattutto per chi aveva acquistato on line lo skipass, un po’ meno spedite quelle alle seggiovie. Ma era prevedibile, complice la bella giornata anche troppo calda per gennaio sono stati tanti gli sciatori che hanno affollato le piste. E qui hanno trovato neve sì, ma purtroppo un po’ “molle” anche se ben battuta, il tutto dovuto purtroppo all’alta temperatura.

E la giornata sciistica, comunque apprezzata dai più, si è infine conclusa con una ennesima lunghissima coda per prendere la funivia in discesa. Sembrava tutto finito, finalmente in auto alla volta di casa? No. La coda di auto verso Lecco era praticamente ferma. Conclusione: per compiere un tragitto di meno di mezz’ora da Barzio a Lecco ci sono volute due ore e trenta, per i più fortunati. Certo, non è colpa di nessuno, la causa è solo la chiusura della galleria a causa della frana. Si spera che non duri davvero più di due giorni come è stato promesso e assicurato da Anas. A questo punto non solo per gli sciatori e i vacanzieri dei Piani di Bobbio, ma per tutti coloro che fanno quella strada tutti i giorni per andare a lavorare!