La donna del lago era Maria Cristina Janssen, nota psicologa milanese, viveva in Toscana

È di Maria Cristina Janssen nota psicologa sessantasettenne di Milano, ma residente da novembre a Campiglia Marittina in Toscana, il cadavere ritrovato questa mattina nel lago a Rivabella in una Panda Bianca.

Non si conosce ancora la dinamica del fatto ma, dalle prime ricostruzioni dei carabinieri di Lecco coordinati dalla Procura, sembrerebbe che la vettura, di proprietà di un uomo di Livorno, abbia raggiunto la riva del lago all’alba e poi con le quattro frecce e le luci accese sia scivolata per venti metri dalla riva nell’acqua.

Ad accorgersi della vettura sono stati alcuni operai che lavoravano nel campeggio che hanno chiamato i soccorsi. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e sanitari della Croce Verde di Bosisio. I pompieri con un’autogru hanno estratto la vettura dall’acqua e hanno scoperto che sul sedile posteriore, vestita e con le scarpe, c’era il cadavere di una donna. A quel punto constatato il decesso si è temuto che nel lago ci fosse qualcun altro. Ma i sommozzatori che hanno dragato il fondale non hanno trovato nessuno. Certo la prima ipotesi è stata quella di un suicidio, ma è anche vero che è parso molto strano che la donna sedesse sul sedile posteriore. Chi l’ha portata lì? Ci è arrivata da sola? Si è davvero trattato di un suicidio?

Il giallo è ancora aperto anche se i carabinieri stanno lavorando alacremente sulle telecamere di videosorveglianza della zona che avrebbero ripreso la vettura e ricostruito il suo tragitto e poi stanno sentendo i suoi famigliari.

Aggiornamenti comunque sempre in corso. La psicologa era nota anche come scriuttrice e per molto tempo era stata formatrice e giudice onorario minorile avendo lavorato in ambito socio sanitario.