Indagine sulla faida tra rapper, niente domiciliari per Simba La Rue

INSTAGRAM/SIMBA LA RUE

Non ha concesso gli arresti domiciliari al rapper Simba La Rue, al secolo Mohamed Lamine Saida, lecchese, ma ha stabilito il trasferimento all’ospedale San Gerardo. Questa la decisione del Gip milanese Guido Salvini sulla richiesta del legale del ventenne Niccolò Vecchioni cheassiste anche l’amico Baby Gang. Entrambi erano stati arrestati nell’ambito dell’indagine sulle faide tra baby gang capitanate da rapper che aveva portato il 29 luglio a nove convalide.
All’ospedale di Monza Simba La Rue verrà operato alla gamba in seguito alle ferite dell’accoltellamento del 15 giugno scorso a Treviolo.
Secondo il GIP Simba La Rie non ha maturato «alcuna accettazione e disponibilità” in merito a un eventuale programma di recupero da attuarsi nella comunità Kairos di Vimodrone, struttura dove il ventenne, prima dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, risultava già collocato “in relazione ad un’accusa di rapina avvenuta quando egli era minorenne. Tale esperienza non ha sortito evidentemente alcun effetto positivo. Anzi, risulta dagli atti che essendo non solo Saida ma anche altri indagati collocati in tale comunità essi l’hanno liberamente utilizzata per concordare l’aggressione».

Gapea si è avvalso della facoltà di non rispondere

Intanto nessuna novità dall’interrogatorio di Dago Fabio Carter Gapea, anche lui tra i nove destinatari dell’ordinanza eseguita a fine luglio, poi raggiunto da provvedimento dello stesso tipo adottato dal GIP del Tribunale di Lecco Salvatore Catalano al termine dell’indagine della Squadra Mobile che aveva scoperto un giro di spaccio con “base” un box vicino a viale Turati. Gapea si è avvalso della facoltà di non rispondere, ammettendo la propria partecipazione all’aggressione in zona Porta Venezia con gli altri rapper. Stessa scelta per Alan Christopher Momo, anch’egli implicato sia nel fascicolo milanese sia il quello lecchese.