Il gruppo Culturainsieme in visita al binario 21

In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio il gruppo CulturaInsieme di
Calolziocorte ha organizzato per sabato 18.02.2023 una visita guidata al binario 21 della
Stazione centrale di Milano.
La visita è stata proposta per ricordare la tragedia della Shoah e, idealmente, di tutti coloro che
hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, perché non si può essere indifferenti di
fronte agli orrori della storia se si vuole evitare che si ripetano. Occorre conoscere per non
dimenticare, per non diventare di nuovo responsabili di simili tragedie e per impedire che tra
qualche anno la Shoh sia solo ricordata in poche righe sui libri di scuola. Perché se è vero che la
storia non si ripete mai uguale è pur vero che l’uomo purtroppo sì. E gli avvenimenti della guerra
di quest’anno alle nostre porte ce lo dimostrano.
All’iniziativa hanno aderito un gruppo di cittadini insieme a una rappresentanza del gruppo alpini
di Calolziocorte e la classe 3E della Scuola Secondaria di 1° grado “A. Manzoni” di Calolziocorte che
ha scritto questa testimonianza sull’esperienza vissuta insieme.
“Aver partecipato alla visita al binario 21 della stazione centrale di Milano insieme a generazioni
precedenti alla nostra ci ha fatto riflettere sulla necessità che il passato vada tramandato di
generazione in generazione: per questo l’esperienza vissuta si dovrà depositare dentro di noi in
modo da poter essere trasmessa a chi verrà dopo di noi.
Vedere con i nostri occhi da dove sono partiti gli Ebrei deportati per poi non fare più ritorno ci ha
fatto pensare alla crudeltà e alla brutalità di cui l’uomo, pur dotato di intelligenza, può essere
capace”.

I ragazzi hanno potuto verificare di persona come l’accesso al Binario 21 fosse cupo, tetro e con la sensazione di soffoco.

“Le emozioni provate in quel luogo sono difficilmente descrivibili: soprattutto i brividi freddi che ci hanno
avvolto passando attraverso i vagoni, solitamente utilizzati per il trasporto bestiame, e invece
convertiti al trasporto di esseri umani innocenti. Viaggiare stipati per giorni, senza finestre, con
soltanto un secchio per i bisogni corporali…sostare per qualche minuto nel vagone e chiudere gli
occhi ci ha fatto percepire l’assurdità di tutto questo”

Attraverso questa visita gli studenti hanno avuto modo di riflettere sulla parola indifferenza, scolpita a
caratteri cubitali all’ingresso del memoriale.
Leggere su di una parete un’enorme quantità di nomi di persone deportate e scoprire che solo
poche sono tornate indietro è stato davvero molto toccante per loro.

“E’ inaccettabile essere stati uccisi solo per il fatto di essere nati ebrei.
A conclusione di questa esperienza, grati per il fatto di averla vissuta insieme a persone
appartenenti a generazioni diverse dalla nostra, ci sentiamo di affermare, anzi di gridare, che mai
più si dovrà ripetere una simile tragedia”