Giorno del ricordo: Boborsky racconta il suo esodo

Il 16 agosto 1948 è una data che rimarrà indelebile nella mente di  Aldo Baborsky, ex impiegato comunale che ha vissuto la paura delle famiglie che varcarono il confine tra Europa dell’est e dell’ovest. Quel 16 agosto di 75 anni fa Boborsky aveva 13 anni e fu costretto a lasciare la sua casa di Fiume per compiere un viaggio che oggi viene celebrato per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e delle vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del nostro confine orientale. Il momento è stato ricordato nella cerimonia organizzata sul lungolago Riva Martiri delle Foibe nel centro del capoluogo lariano.

La cerimonia si è svolta senza i discorsi delle autorità in considerazione delle imminenti elezioni regionali che si svolgeranno domenica 12 e lunedì 13 febbraio.

Alla commemorazione hanno preso parte la Presidentessa della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il primo cittadino di Valmadrera Antonio Rusconi, il Questore Ottavio Aragona e il Prefetto Sergio Pomponio. L’architetto Boborsky ha rivissuto rivissuto metaforicamente il viaggio da Fiume a Trieste durato 12 ore, la scena di un soldato jugoslavo che a San Pietro del Carso gli puntò un fucile addosso.

Queste le parole dell’architetto: “Non avevo paura per me, ma per la collezioni di francobolli che nascondevo sotto la mia giacca, erano  francobolli  risalenti al periodo di D’Annunzio a Fiume. Mia mamma mi aveva detto di ridurre la mia collezione e di nasconderla perchè altrimenti me l’avrebbero portata via”.

E ancora:

“Quando l’uomo jugoslavo mi chiese cosa avessi sotto la giacca io negai tutto, ma poi capì che mi avrebbe sparato se non gli avessi consegnato i francobolli. Da lì fu un gran spostarsi tra i campi profughi sino all’arrivo a Lecco, città che è diventata la mia salvezza“.

 E’ poi intervenuto Adriano Javarian Savarin, delegato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Noi non dimenticheremo, non lo faremo per i tanti morti gettati nelle foibe, per i tanti uomini che hanno dovuto lasciare le loro case”.

Tra le tante iniziative di oggi,  questa sera, alle 20.30, nella  Biblioteca comunale di Nibionno, si è tenuto un incontro con gli esuli istriani, organizzato dal Comune di Nibionno e dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Delegazione provinciale di Lecco. Il Comune di Lecco ha inoltre promosso la consegna di segnalibri realizzati da Land of colors e il Sistema bibliotecario del territorio lecchese per conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe. I segnalibri sono disponibili in Biblioteca Civica Uberto Pozzoli, all’Infopoint di Lecco, allo sportello polifunzionale del Comune di Lecco.

Adriano Javarian Savarin ha preso parte anche alla commemorazione che si è tenuta a Calolziocorte questa mattina. “Il 10 febbraio si ricordano i martiri delle foibe. Una ricorrenza che questa amministrazione non dimentica e la onora regolarmente” Ha Affermato Pamela Maggi, consigliera del capoluogo della Val San Martino-