Furti in abitazione, i carabinieri di Merate arrestano due albanesi

Avrebbero colpito una ventina di volte nelle case dei meratesi e di molti altri comuni della Brianza lecchese, attività che gli avrebbe fruttato almeno 90 mila euro ad oggi. I carabinieri della Compagnia di Merate hanno arrestato due cittadini albanesi di 37 e 25 anni, entrambi indiziati – insieme ad un altro connazionale attualmente ricercato – dei colpi eseguiti e tentati a Robbiate, Paderno, Rogeno, Olgiate, Bosisio, Cernusco, Montevecchia, Brivio, Annone, Oggiono, Malgrate, Missaglia, Casatenovo, Lurago, Orsenigo, Guanzate e Carate.

Le indagini, pedinamenti e osservazioni dei carabinieri

Le indagini, condotte dall’Aliquota Operativa della Compagnia di Merate, in collaborazione con le stazioni del territorio, si sono basate su pedinamento e controllo del territorio ma anche osservazione di telecamere e celle telefoniche. La svolta arrivata ad Oggiono con l’osservazione di un mezzo sospetto durante un furto, mezzo utilizzato successivamente per mettere a segno altri colpi in zona.
Le indagini tuttavia – coordinate dal sostituto procuratore di Lecco Andrea Figoni con la supervisione del procuratore capo Ezio Domenico Basso – sono state rese difficoltose dal modus operandi degli indagati, senza fissa dimora e gravati da numerosi precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio. Per non farsi scoprire sono state spesso utilizzate vetture prese a noleggio da persone non collegate a fatti oggetto di indagine. Gli orari dei colpi messi a segno dalla banda, commessi con il classico metodo dello scasso di porte e finestre una volta individuato il luogo da colpire, sono stati soprattutto quelli del tardo pomeriggio nella stagione invernale, approfittando dell’oscurità e dell’assenza dei proprietari.

Gli arrestati sono stati fermati a Muggiò e a Pavia

Il 37enne è stato fermato lo scorso 6 luglio in un’abitazione di Muggiò (Monza), mentre il 25enne – resosi irreperibile – rintracciato il 18 luglio a casa di un parente in provincia di Pavia. Avvisato della presenza delle forze dell’ordine, il giovane ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dagli uomini dell’Arma che si erano nel frattempo nascosti nelle cantine condominiali. ”Come avete fatto?” avrebbe chiesto ai carabinieri il fermato, evidentemente sorpreso di essere stato individuato.
Ingente il valore complessivo della refurtiva, che si aggira intorno ai 90mila euro. Già sottoposti ad interrogatorio di garanzia i due, con il giudice che ha confermato la custodia cautelare presso le carceri di Monza e Pavia.

I carabinieri: segnalate qualsiasi movimento sospetto

Il capitano Domenico Cerminara – a capo della Compagnia carabinieri di Merate – ha invitato a segnalare movimenti o persone sospette, dettagli, vestiti, tatuaggi, targhe.
Sembra che negli ultimi tre anni, a livello di Compagnia di merate, sono stati eseguiti una ventina di arresti per furto in flagranza o a seguito di ordinanza, oltre ad altrettanti deferimenti in stato di libertà. Attraverso un coordinamento costante con la Procura sono state investite risorse per tentare di arginare il fenomeno.