Flussi turistici 2021: a Lecco segnali di ripresa

lago lago lecco

Ripresa è una parola che sembra abbinarsi perfettamente al settore turistico lecchese, come dimostrano i dati concernenti l’annata 2021, nonostante gli inevitabili cambiamenti causati dall’emergenza sanitaria iniziata l’anno precedente.

Lo scenario turistico del Lario e del territorio lecchese si è modificato rispetto al 2019 ma i segnali di una rinascita ci sono e sono concreti. La Provincia di Lecco ha raccolto una serie di dati sul 2021 per conto di Istat e PoliS Lombardia e le cifre sono incoraggianti: 199.601 arrivi e 683.045 presenze sul territorio, gli arrivi italiani sono 101.148 e le presenze 351.394, mentre gli arrivi stranieri sono 98.453 e le presenze 331.651.

Pur ancora distanti dai valori registrati nel 2019, il 2021 fa segnare addirittura un dato in crescita riferito alle presenze di turisti italiani, aumentate del +24,4%.

Uno dei pochi elementi positivi nel 2020, anche se originato dalle limitazioni alla libera circolazione dei turisti, era stato proprio il maggior peso del turismo nazionale che, grazie a soggiorni più lunghi, aveva permesso di contenere alcune ricadute.

Il 2021 conferma quindi questa tendenza dei turisti italiani a prolungare il proprio soggiorno sul territorio lecchese, con la permanenza media che sale dai 2,19 giorni del 2019 ai 3,47 del 2021 per gli italiani e dai 2,59 a 3,42 complessivamente (media italiani+stranieri).
Per quanto riguarda i giorni di permanenza sul territorio, nel 2019 i flussi turistici dall’estero rappresentavano il 58,54% degli arrivi, i valori si sono invertiti nel 2020 quando, a seguito delle
restrizioni intervenute, i turisti italiani hanno inciso nella misura del 59,36% sul totale degli arrivi. Sempre nel 2020 le presenze italiane hanno costituito addirittura il 61,27% di quelle totali.
Nel 2021 si registra invece un maggior equilibrio tra la componente italiana e straniera. le strutture alberghiere e non alberghiere in provincia di Lecco hanno attualmente toccato quota 1.900
unità, confermando la tendenza all’ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva degli ultimi anni, a eccezione del periodo segnato dall’emergenza sanitaria.
 
Tra il 2020 e l’inizio del 2021 si sono registrate circa 200 cessazioni di attività, ma, soprattutto dalla primavera dello scorso anno, l’avvio di nuove attività è ripreso e ha ampiamente compensato in termini di nuove unità ricettive quelle precedentemente chiuse. Il fenomeno trova continuità nel 2022 e, da inizio anno, sono oltre 250 le nuove strutture aperte.
 
Infine, una riflessione sulla ricettività del territorio. Attualmente l’offerta ricettiva del territorio lecchese è così caratterizzata: 78 esercizi alberghieri: alberghi e residenze turistico
alberghiere, 1.822 esercizi non alberghieri di cui: 420 esercizi complementari: campeggi, locande, foresterie, case e appartamenti per vacanze imprenditoriali, rifugi alpini, case per ferie, ostelli, agriturismo, 1.402 esercizi extra-alberghieri: bed and breakfast, case e appartamenti per vacanze non imprenditoriali e locazioni turistiche. L’offerta ricettiva complementare ed extra-alberghiera risulta essere prevalente per il territorio lecchese, caratterizzata spesso da strutture di piccola e media capacità ricettiva con una capillare diffusione.

“Dai dati rilevati nel 2021 – sottolinea la Consigliera provinciale delegata al Turismo Fiorenza Albani – possiamo certamente osservare segnali di ripresa per l’arrivo e la presenza di turisti in provincia di Lecco, che dobbiamo cogliere e sostenere investendo su iniziative e progetti capaci non solo di attrarre turisti nuovi o affezionati, ma anche di
favorire la loro permanenza sul territorio lecchese e lariano. Le restrizioni, che per un lungo periodo hanno congelato i viaggi internazionali, hanno favorito la riscoperta del turismo di prossimità, che ha oltretutto garantito soggiorni più lunghi. Ora la sfida deve essere quella di fidelizzare questi turisti che hanno scoperto o riscoperto la bellezza del nostro
territorio e il piacere di soggiornarvi”.
 
Nota: i dati dei flussi turistici 2021 e della capacità ricettiva 2022 sono provvisori e si intendono suscettibili di variazioni fino alla pubblicazione dei dati definitivi sul sito dell’Istat, titolare delle
rilevazioni.