Fissata la data per l’operazione in Michigan del piccolo Achille

“Finalmente il primo passo stato fatto: sono state fissate le date per le prime due operazioni agli occhi di Achille. Saranno il 7 e il 21 settembre”. Questo è l’annuncio della mamma Sara e del papà Simone Losa. Le tanto attese operazioni finalmente hanno una data fissata, data attesa da tutti coloro che hanno risposto con numerose donazioni all’appello della coppia.

La ricerca

La data dell’operazione ha acceso la speranza a tutti coloro che, mettendo mano al portafoglio, cercano quotidianamente di aiutare la ricerca e lo studio per guarire le rarissime malattie. Una rarissima malattia ha colpito Achille e ha dato il via, quasi due settimane fa a una raccolta fondi che ha quasi raggiunto un totale di 300.000 euro grazie anche alla sponsorizzazioni su internet. Alla raccolta fondi si sono aggiunti poi i diversi aperitivi, cene, karaoke, tornei, che hanno dato una grande spinta all’iniziativa. Alla causa si sono aggiunte numerose associazioni di Bellano, Calolzio e di tutta la Brianza che si sono messe a completa disposizione per aiutare la famiglia incrementando ulteriormente la raccolta fondi, che tra un mese regalerà al bimbo una vita nuova.

L’intervento in Michigan di Achille

La raccolta fondi permetterà al piccolo Achille di volare fino a Detroit, in Michigan, dal dottor Antonio Capone, uno dei migliori chirurghi vitreo-retinici pediatrici del mondo. Il dottore è l’unico con esperienza significativa nel trattamento di bambini con malattia di Norrie: una patologia genetica ultra rara che colpisce inizialmente solo gli occhi, ma a volte porta ulteriori complicanze, come la perdita dell’udito nel corso dell’infanzia fino alla completa sordità oltre che a importanti difficoltà nello sviluppo cognitivo e all’autismo.

In America vengono messe a disposizione, con interventi a carico della famiglia, delle operazioni che devono essere svolte entro i 6-7 mesi dalla nascita del bimbo. Il professionista ha infatti espresso il 50% di possibilità di recuperare da almeno uno dei due occhi la percezione della luce.

Le parole dei genitori

“Può sembrare poco, – hanno dichiarato i genitori – ma per un bambino cieco dalla nascita la percezione della luce è letteralmente oro: non solo sarebbe in grado di adattarsi meglio al mondo esterno (per esempio, un fisiologico adattamento al ritmo notte- giorno), ma soprattutto darebbe modo al cervello di continuare a sviluppare la capacità di ricevere e processare informazioni dagli occhi. In questo modo per Achille continuerebbe ad esserci speranza perché lo renderebbe pronto a ricevere futuri trattamenti, se e quando saranno disponibili, che potrebbero migliorare ulteriormente la sua condizione o addirittura ridargli la vista. In questi mesi abbiamo visto Achille crescere, imparare a rotolarsi, ridere mentre giocava con il suo papà, esplorare curioso i libri tattili con la sua mamma. Adora l’acqua, la sabbia, l’erba, scoprire l’ambiente che lo circonda ed imparare a usare i giochi con le sue mani ed il suo udito. Achille è un bambino straordinario, tenace, con tanta voglia di vivere e merita come tutti gli altri bambini una vita straordinaria. La sua è partita in salita e probabilmente sarà sempre in salita, ma noi non ci arrendiamo e faremo tutto il possibile (anche l’impossibile) per garantire ad Achille le cure che merita”.