Faida tra trapper, sentita dal Gip l’influencer di Verderio

Si è chiuso sabato 30 luglio nel pomeriggio, davanti il Gip di Milano Guido Salvini, l’interrogatorio di garanzia di Sara Beh Salha, la ventenne di Verderio coinvolta nella faida tra bande di trapper che hanno dato vita ad una spirale di violenza nel nord Italia, con vari episodi criminosi. La giovane era stata accusata di aver contribuito ad alimentare la rissa tra i due “capi” crew, di cui Simba La Rua di Lecco, ma sembra che la sua posizione possa alleggerirsi a breve.

La giovane assistita dallo Studio Milan Law Firm potrebbe andare ai domiciliari

La giovane infatti, assistita dall’Avvocato Antonino Crea, coadiuvato dai colleghi Marcello Perillo e Federica Boglioli e sostituito in udienza dall’ Avv Alessandro Corrente, tutti dello studio Legale SLC Milan Law Firm, ha spiegato: «Durante l’interrogatorio la nostra assistita ha precisato il proprio ruolo nell’unico episodio che la vedeva coinvolta ed ha chiarito i contorni della vicenda, molto diversi rispetto a quanto inizialmente riportati dai media – ha detto l’avvocato – non è vero infatti che avrebbe provocato la lite tra i due volontariamente; infatti siamo molto fiduciosi che nei prossimi giorni Sara possa essere posta agli arresti domiciliari, avendo la stessa risposto a tutte le domande del pm e del giudice ed essendo emersi importanti elementi che smentiscono quanto inizialmente raccontato dai media». La giovane, che è incensurata, dunque potrebbe tornare a casa a breve. La vicenda invece, che ha visto nove giovani colpiti da ordinanza di custodia cautelare e altri indagati sembra che stia per scoperchiare realtà ancora più agghiaccianti di quelle conosciute fino a oggi.