Importanti lavori lungo il torrente Varrone per prevenire le piene. Una volta installate reti e funi, lavoro il pericolo esondazione causato da materiale quale tronchi e altri residui, dovrebbe risolversi. Recentemente sono anche state concluse le opere murarie. Questi lavori dovrebbero contribuire a contenere le piene e le esondazioni che negli ultimi anni si sono più volte ripetute. Ricordiamo l’ultima grave, quella del 2019, dove una serie di cittadini sono stati evacuati per precauzione. Alcune persone erano state allontanate anche nel 2020 e nello scorso autunno proprio per il rischio di esondazione e il trasporto a valle di materiale fluttuante che avrebbe potuto travolgere le abitazioni. L’investimento che serve a contrastare questi fenomeni è pari a 1,3 milioni di euro. Altri 430 mila euro verranno utilizzati per realizzare paratie nei pressi di via Greppi, dove c’è il ponte della ferrovia; 350 mila per sistemare briglie e margini.

Ancora da confermare c’è una barriera che sarebbe più in alto rispetto all’abitato di Dervio, che servirebbe a mitigare le piene, evitando che tutta l’acqua presente a monte si riversi totalmente sul comune rivierasco. Il Sindaco a riguardo si è incontrato giovedì scorso presso l’ente regionale per discutere e capire quale potrebbe essere la soluzione migliore. Ci sono in effetti diversi interventi, oltre a questo, che risulterebbero ugualmente validi nel diluire le piene ma che richiederebbero somme maggiori rispetto ai 900 mila euro a disposizione. L’opera lascerebbe passare 165 metri cubi d’acqua al secondo, trattenendo la restante. Sul tavolo è tornata sul piatto anche l’ipotesi della sistemazione della diga di Pagnona, che ad oggi è una struttura in cemento ma non ha un effetto laminazione. Enel ha l’obbligo entro il 2029 di svuotarla di tutto il materiale presente. Regione Lombardia e l’amministrazione comunale ha fatto presente la necessità di rimetterla in funzione, perché può essere strategica per contenere le piene.