A Casatenovo grande folla riunita in lacrime per l’ultimo saluto a Simone Fumagalli

“Un duro colpo è stato inflitto alla nostra comunità e alla speranza, perché Simone aveva tante speranze, una vita davanti che uno spera di realizzare tante cose belle, ma questo colpo è stato mortale, tutta la comunità si è riunita in questi giorni, nella incredulità di sentire una notizia come questa riguardante un giocane pieno di speranza, la nostra preghiera non può risolvere la situazione che stiamo vivendo, ma esprime un credo e una speranza”.

Con queste parole il parroco di Casatenovo, don Antonio Bonacina, ha espresso l’immenso dolore che la scomparsa di Simone Fumagalli, il diciannovenne morto in ospedale dopo essere stato coinvolto in un tragico incidente, nella tarda serata di sabato 28 maggio, a bordo della sua auto, al confine di Montesiro di Besana a poche centinaia di metri da casa sua, ha lasciato nei cuori di amici e parenti, lui che era conosciuto da tutti poiché, oltre che aver frequentato le scuole, era solito uscire con la sua compagnia di amici.

“I ricordi più belli di Simone ciascuno li custodisce gelosamente nel cuore, ricordando le scampagnate, i momenti insieme vissuti nella realtà della pesca, delle esperienze in comunità, le vacanze, gli anni scolastici condivisi, è un tesoro che ciascuno ha e lo custodirà, come la parola del signore è un tesoro che va oltre ogni esperienza”.

“Simone è già vivo nel cuore di ciascuno di noi -ha continuato don Antonio, facendo riferimento alla scelta di grande generosità e dolore, intrapresa dalla famiglia di Simone- ricordiamo nel dolore il gesto di donazione degli organi che la famiglia di Simone ha intrapreso, come se potessimo dire che è stato l’ultimo gesto di grandezza e per il bene di tutti, questo è l’esempio che dobbiamo custodire nel cuore, se si può fare qualcosa per gli alti dobbiamo essere i primi nonostante costi tanto per un padre e una madre, ma solo così saremo in pace con dio e gli uomini”.

Per consolare i famigliari più stretti, i due genitori Fausto e Luisella e la sorella Alessandra, il parroco ha concluso dicendo: “Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà, vorrei che questa frase fosse stampata nel vostro cuore Fausto, Luisella e Alessandra, solo così la nostra vita potrà continuare con la responsabilità e possibilità di godere delle realtà della vita senza sprecarla, sarà spesa per Simone e per tutti quelli che come lui hanno dato la loro vita per gli altri”.

In chiusura si sono state lette le dediche, la prima da parte dei suoi amici più stretti, il cui portavoce, tra le lacrime ha voluto ricordare Simone dicendo: “Le parole non saranno mai abbastanza, grazie per averci dato la possibilità di avere un amico, un fratello, un famiglia, Simo sei il nostro sorriso, i tuoi compagni di vita, per sempre”.

La seconda dedica arriva da parte di una insegnante avuta da Simone, che lo ha ricordato dicendo: “Da piccolo eri monello e birichino, lo eri anche da grande come ti ho conosciuto, quando sono entrata nella tua classe per la prima volta, mi avevano avvertito che c’erano dei ragazzi vivaci, e uno eri tu, eppure non so come ma tu eri rimasto a sentire la lezione con dedizione e con gli occhi sgranati, ciò che mi ha sempre colpito – ha continuato- sono stati quegli stessi occhi chiari, come quelli di un bambino curioso e pieno di stupore, eri così assetato di vita, particolare, sempre teso, incurante di tutto pur di vivere a pieno, uno spirito libero, vero e sincero, capace di scherzi e marachelle ma anche di riconoscere la verità, ne hai fatte tante di birichinate, erano il tuo modo di vivere la vita pienamente, ed erano proporzionate alla capacità che avevi di volere bene, ti ricordo così, quando te ne uscivi nel bel mezzo della lezione con una frase stupefacente e quando coglievi la verità di una poesia cogliendola con l’intuizione, avevi gli occhi di un bambino che vede ciò che gli adulti non vedono, capace di far ridere, portare il sorriso, ora penso che tu sia lassù con un sorriso a dirci di non preoccuparci che ci guardi con tanto amore, ciao Simone”.