Lecco: caos navette, altro giorno di passione

Altra giornata nera per i pendolari e gli studenti che devono recarsi sul lago e in Valtellina con i mezzi pubblici. Come sappiamo, sono stati istituiti bus sostitutivi e navette via lago, ma compensare il carico dei treni con autobus e battelli è difficile. Un treno che normalmente effettua la tratta ferroviaria tra Lecco e Sondrio è dotato di 4 carrozze, i diretti per Tirano arrivano anche a otto. Scarsa anche la comunicazione a bordo dei treni, gli annunci vengono fatti solo in lingua italiana e molti turisti stranieri si trovano in difficoltà nel raggiungere le località turistiche del lago e Valtellina.

Oggi alle ore 14.00 nel piazzale della stazione di Lecco c’erano centinaia di lavoratori e studenti in coda per salire sull’unico bus messo a disposizione da Fnma autoservizi per il collegamento verso Lierna e Colico. Riempitosi immediatamente, molti hanno dovuto quindi attendere a lungo in attesa di altri mezzi. Le istituzioni locali affermano che, insieme a Trenord, stanno facendo il possibile per implementare il servizio e trovare nuovi bus da mettere a disposizione per il trasporto straordinario, quel che è certo è che sostituire 8 carrozze con l’equivalente di una è cosa assai complicata.

A riguardo ricordiamo l’intervento in consiglio regionale l’esponente del Pd di Gianmario Fragomeli che non ha mancato di portare al Pirellone i disagi di lecchesi e valtellinesi: “La frana è recente e si stanno ancora prendendo le misure ma già è chiaro che occorre apportare correttivi alla mobilità sostitutiva introdotta da Trenord. In particolare, la mattina le navette da Varenna verso Lierna non sono sufficienti per l’utenza e che andrebbero potenziate nella fascia mattutina a partire dalle 7, quando c’è il maggior afflusso di persone. La sera, invece, tra le 20 e le 22, sarebbe opportuno istituire al posto delle navette dei bus sostitutivi, che coprano il percorso da Varenna a Lecco, perché la coincidenza alla stazione di Lierna non è garantita e le tempistiche rischiano di diventare troppo disagevoli per i passeggeri.”

Richiesta attenzione anche sul tronco di linea ferroviaria a nord di Bellano, rimasto isolato da tutto il resto della rete ferroviaria lombarda. I treni rimasti a nord di Bellano in caso di guasto non hanno possibilità di essere riparati, in quanto il primo deposito utile dove avviene la manutenzione dei treni si trova nella città di Lecco.