Baby Gang, il rapper della rissa in corso Como, va ai domiciliari

Arresti domiciliari per Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, il rapper italo-marocchino, residente a Lecco di 21 anni arrestato ad ottobre, insieme all’amico Simba La Rue, per la sparatoria avvenuta la notte tra il 2 e il 3 luglio in via di Tocqueville a Milano, durante la quale erano stati gambizzati due uomini. Lo ha deciso il Gup di Milano, Giulio Fanales, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Niccolò Vecchioni, che ne ha disposto il trasferimento in una comunità terapeutica. 

Il trapper era stato coinvolto nell’inchiesta della Polizia insieme a Simba La Rue ed altri nove ragazzi (due minorenni, in buona parte residenti nel lecchese, alcuni già coinvolti nell’indagine sulla faida con la crew Baby Touché) per la rissa, con rapina e “sparatoria”, avvenuta appunto nel luglio scorso in Corso Como a Milano.
Secondo il trapper Baby Gang lui aveva preso parte alla rissa perché i “senegalesi” della fazione avversa erano violenti e avrebbero tentato di rubargli le collane che indossava nonché “fatto fuoco” con una pistola a salve.

Baby Gang, Simba e altri esponenti della loro crew sono coinvolti nel processo con rito abbreviato per la sparatoria e per la faida fra trapper – che aveva coinvolto anche Baby Touchè -, che aveva portato a pestaggi, violenze e accoltellati. 

Secondo l’avvocato Vecchioni, Baby Gang avrebbe intrapreso «un serio processo di rielaborazione dei propri trascorsi criminosi, dimostrando di aver compreso il disvalore delle proprie azioni e di voler affrontare le problematiche di abuso di sostanze, in particolare cannabis e alcol, che si sono poste in stretta correlazione coi reati in contestazione». Stessa sorte per Simba La Rue, già ai domiciliari da alcune settimane.