Poiana ferita in Grigna, salvata dai veterinari del Cras

Poiana

Uno splendido esemplare di poiana è stato ritrovato con un’ala spezzata in località San Calimero a Pasturo, nell’area della Grigna. L’animale non era in grado di volare ed è stato affidato alle cure dei veterinari del Cras (Centro recupero animali selvatici) Stella del Nord di Calolziocorte.

La zona in cui è stato ritrovato il volatile è frequentata da diversi escursionisti e proprio uno di loro si è accorto della sua presenza e ha rapidamente contattato il Cras Leidaa.
L’équipe veterinaria ha provveduto a steccare l’ala dell’animale prima di trasportarlo nella voliera, affinché potesse riprendersi in tutta calma. Le cure dei volontari del centro saranno fondamentali per permettere il suo pieno recupero e il successivo reintegro in natura.

L’importanza del Cras

Con un’area da 65.000 metri quadrati, il Cras comprende spazi adibiti al primo soccorso, l’accoglienza, la degenza e il reinserimento in natura di piccoli mammiferi e ungulati nonché di voliere e tunnel di volo di oltre 20 metri per uccelli, con uno staff di veterinari pronti ad accogliere diverse specie di animali provenienti da svariate tipologie di habitat.

«Questo Cras – spiega l’onorevole lecchese Michela Vittoria Brambillaè il simbolo della battaglia che Leidaa conduce a favore di quelli che definisco ‘gli animali di nessuno’, quelli dei boschi e delle campagne. Sarebbe forse più giusto definirli ‘animali di tutti’, ma certo è che la sensibilità nei loro confronti è molto inferiore a quella per gli animali d’affezione. Ricchezza di specie e habitat sono accompagnati in Italia da elevata densità di popolazione, forte antropizzazione e da un consumo di suolo sempre crescente. E purtroppo, quando l’uomo si scontra con l’animale selvatico, è l’animale che ha sempre la peggio. A maggior ragione oggi – prosegue la presidente di Leidaa – dopo aver lottato per tre legislature e quindi avere ottenuto l’inserimento in Costituzione della tutela di tutti gli animali, ci collochiamo in prima linea a difesa degli ‘animali di nessuno’, li accogliamo tutti senza distinzione di specie o di pregio naturalistico, senza orari, per curarli e restituirli al loro ambiente naturale»