Sei anni di collaborazione tra Silea, Seruso, Cial e Nespresso per il recupero delle cialde del caffè

In 6 anni l’impianto di Verderio di Seruso della Silea, in collaborazione con Cial e Nespresso, ha recuperato 280 tonnellate di alluminio, di cui 7 solo da cialde da caffè. 

Come ricordato da Pietro D’Alema, Direttore Generale di Silea, dal 2017 ad oggi l’iniziativa in partnership con Cial (Consorzio nazionale degli imballaggi in alluminio) e Seruso (società partecipata da Silea, l’azienda pubblica che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nell’intera provincia di Lecco ed in altri comuni delle province di Como e Bergamo), ha raggiunto oltre 150 Comuni e 1 milione di cittadini. 

Pietro D’Alema, direttore generale Silea

La collaborazione, infatti, si è poi estesa, andando a coprire le province di Monza e Brianza, Milano e Lodi, con l’obiettivo di raccogliere e portare a nuova vita gli involucri in alluminio del caffè e tutte le frazioni piccole e leggere dello stesso materiale, attraverso un sistema completamente pubblico che dal marzo di sei anni fa al dicembre del 2022 ha permesso di riciclare le capsule esauste.  
Nespresso, Cial, e Silea, permettono di sfruttare le tecnologie di riconoscimento e separazione dei rifiuti dell’impianto di Seruso di Verderio, dove l’alluminio piccolo e leggero viene recuperato grazie ad un sistema di vagli in grado di dividere il flusso dei rifiuti in tre frazioni, costituito dalla tecnologia Ecs (Eddy current separator)m che grazie allo sfruttamento del magnetismo, raccoglie l’alluminio piccolo e leggero separandolo dai materiali non conduttivi come vetro, plastica, carta o legno. 

 “Questo sistema collettivo – spiega Silvia Totaro, responsabile sostenibilità di Nespresso Italia – rappresenta per noi un progetto molto importante. In Nespresso, infatti, sosteniamo un modello di economia circolare in cui i materiali vengono concepiti come risorsa anche nel loro fine vita, oggi celebriamo il sesto anno di collaborazione con oltre 7 tonnellate di capsule di caffè trasformante da rifiuto a risorsa grazie al riciclo dell’alluminio. Siamo convinti dell’importanza di continuare a strutturare progetti e collaborazioni per il recupero delle capsule in alluminio e della frazione piccola e leggera di questo materiale infinitamente riciclabile, e il progetto è quello di continuare a investire in Italia per ridurre l’impatto dei nostri prodotti e trasformare i materiali che le compongono in nuove risorse”. 

Silvia Totaro, responsabile sostenibilità Nespresso Italia

Ad oggi, come ricordato dal direttore di Seruso, Omar Sozzi, che ha condotto la visita all’interno degli impianti dell’azienda, arrivano circa una cinquantina di camion a scaricare rifiuti, aggiungendo che “con il nuovo impianto la raccolta dell’alluminio è migliorata almeno del 20/30%”.   

Omar Sozzi, direttore Seruso, descrive l’azienda ai partecipanti

Nespresso, oltre a questo progetto, promuove un’altra iniziativa nominata “Da chicco a chicco”, che consiste nell’impegno da parte dei clienti, di portare le capsule esauste in appositi punti di raccolta presenti nei negozi o nelle isole ecologiche, per facilitare il raccoglimento e consentire la trasformazione di un chicco di caffè in un chicco di riso. 

Nello specifico le capsule verranno trattate attraverso percorsi di divisione della parte di alluminio dal resto di caffè che verrà trasformato in compostabile e verrà utilizzato nelle risaie italiane che l’azienda utilizza per coltivare il riso dedicato al Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e del Piemonte. 

“La raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio in Italia, ha raggiunto in questi anni notevoli risultati, affermando il nostro Paese in una posizione di eccellenza nel panorama europeo – ha commentato Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale di Cial, – non soltanto per i dati di riciclo che, a oggi, si assestano ben oltre il 70%, ma anche per la capacità di un sistema capillare che consente di valorizzare ogni tipologia di imballaggio, dal rigido al flessibile, e quindi non soltanto lattine per bevande, scatolame, bombolette spray ma anche vaschette, fogli sottili, tubetti e accessori più piccoli come tappi e chiusure –continua- la collaborazione con Nespresso, Silea e Seruso, nel territorio lecchese, conferisce in raccolta differenziata anche le capsule del caffè in alluminio e rappresenta un ulteriore passo avanti verso il nostro principale obiettivo di Zero Discarica, 100% Recupero”. 

Giuseppina Carnimeo, direttore generale Cial