Artavaggio: Legambiente e ambientalisti pensano al turismo di montagna sostenibile

Anche a Lecco è andata in scena la manifestazione: “Reimagine winter”, voluta a livello nazionale da Legambiente. Obiettivo: sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza che è il momento di pensare la montagna e l’inverno in maniera differente, impianti da sci in testa. Legambiente Lecco e Lario Orientale si sono unite insieme a AmbientalMente Lecco, Cros Varenna, Git Banca Etica Lecco, Fridays for Future Lecco e alcuni rappresentanti di un nascente collettivo giovanile attento ai temi della montagna.

In più di 40 hanno deciso di partecipare all’iniziativa con meta i Piani di Artavaggio, non un luogo qualunque, ma una ex stazione sciistica che negli ultimi tempi è diventata esempio virtuoso di turismo sostenibile e che, a detta degli ambientalisti, non ha alcun bisogno di nuove seggiovie, come invece vorrebbero alcuni. Proprio ai piani è stata organizzata una passeggiata di riflessione nell’ambito “Nevediversa”, il dossier legato al turismo invernale nell’era della crisi climatica, recentemente pubblicato da Legambiente nazionale. “Non è più tempo di nuovi impianti sciistici a bassa quota ed è necessario ripensare il turismo invernale in chiave di sostenibilità e dirottare gli investimenti pubblici su progetti che vadano in questa direzione”- Spiegano gli organizzatori-

Queste le considerazioni emerse in Artavaggio durante la giornata di domenica:

“Sappiamo che a livello globale la temperatura media a partire dal 1750 ad oggi è aumentata di circa 1°C rispetto ai valori pre-industriali. Ma nelle Alpi le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto a questa media. Il 2022 è stato l’anno più caldo e secco in oltre due secoli in Italia, il secondo più caldo in Europa. Anche per il 2023 la situazione idrica sarà critica. Sulle Alpi, le cui nevi provvedono al 60% dell’alimentazione del fiume Po, è nevicato la metà rispetto alla media. In base ai dati delle ultime settimane di febbraio 2023 la carenza di neve è quantificata in circa il 53% in meno sull’arco alpino. Per compensare la mancanza di neve naturale, molti puntano sull’innevamento artificiale. L’Italia è infatti tra i paesi alpini più dipendenti da essa con il 90% di piste innevate artificialmente. Noi non crediamo che questa sia una soluzione accettabile. In provincia di Lecco, nelle località sciistiche Piani di Artavaggio (Moggio) e Piani di Bobbio (Barzio) è stato registrato un incremento di temperatura di 1.9°C rispetto agli anni ’60”.

La giornata ha previsto anche un buon pranzo in rifugio dove sono proseguite le riflessioni inerenti la diversificazione degli sport di montagna, la ristorazione diffusa, la destagionalizzazione, l’attrattività per tanti tipi di utenza, un sistema di trasporto pubblico efficiente per raggiungere le bellezze naturali in quota senza code e parcheggi invasivi. Il turismo sta cercando un nuovo modo di essere, in chiave sostenibile.